Evitare il cibo spazzatura con la stimolazione cerebrale

La voglia di consumare cibi calorici potrebbe ridursi con la stimolazione cerebrale, secondo uno studio fatto in Canada, pubblicato su Psychosomatic Medicine.

In particolare, gli scienziati hanno individuato, sulla corteccia dorsolaterale prefrontale del cervello, un’area coinvolta nella regolazione consapevole del desiderio e del consumo alimentare, ossia il centro della ricompensa e/o l’area di controllo cognitivo che determina l’azione, le emozioni e i pensieri.

Le persone che mostrano un’attività più bassa a livello della corteccia prefrontale dorsolaterale sono più inclini a fare un spuntino e tendono all’obesità, perché hanno meno controllo sui loro impulsi, dice lo studio i cui risultati sono il frutto dell’analisi di 11 studi di laboratorio.

Il lavoro ha mostrato che la stimolazione cerebrale ha un impatto significativo sulla riduzione del consumo degli alimenti ricchi di carboidrati, di snack grassi e di dolci come torte, biscotti, cioccolatini, patatine e bibite.

La tecnica non riduce il consumo complessivo di cibo, ma la stimolazione elettrica potrebbe efficacemente prevenire malattie come obesità e diabete di tipo 2, dicono i ricercatori canadesi dell’Università di Waterloo, che hanno fatto lo studio.

Con la stimolazione di un’area specifica del cervello la voglia di mangiare e bere bibite, biscotti e torte, potrebbe essere efficacemente controllata, secondo i ricercatori.

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