Il consumo di omega-3 è legato a un abbassamento del 10% di morte per problemi cardiaci.
Uno studio epidemiologico ha trovato questi risultati analizzando diciannove diversi studi condotti in sedici paesi.
I risultati delle ricerche erano simili indipendentemente dall’età, il sesso, la razza, la presenza o l’assenza di diabete, l’uso di aspirina o di farmaci anti-colesterolo.
In totale, questi studi avevano incluso 45.637 partecipanti, di cui 7.973 avevano avuto un attacco di cuore per la prima volta e 2.781 erano morti.
La sintesi dei lavori ha rivelato che, in media, il consumo di omega-3 è legato a una riduzione del 10% del rischio di morte per un attacco di cuore.
Le persone con alti livelli ematici di omega-3 nello studio avevano avuto un rischio inferiore del 25% di soffrire di un attacco di cuore mortale, rispetto a che aveva livelli più bassi di questi acidi grassi.
I nostri risultati rafforzano l’importanza che ha il consumo di pesce e omega-3 in una dieta sana, ha detto il dottor Dariush Mozaffarian, della Tufts University di Boston, che ha condotto lo studio.
Oltre alla sua ricchezza di omega-3 il pesce fornisce specifiche proteine, vitamina D, selenio e altri minerali, hanno detto i ricercatori.
Gli omega-3 sono acidi grassi essenziali per l’organismo e per la salute cardiovascolare. Essi riducono i livelli di trigliceridi nel sangue, abbassano la pressione sanguigna e favoriscono l’aumento del colesterolo buono.
Sono contenuti in grandi quantità in alcuni pesci come il salmone, le sardine o le acciughe.
Oltre che nei pesci grassi si trovano nei crostacei, nell’olio vegetale (di semi di lino, di nocciole e di colza) nel tofu, nelle mandorle e nelle noci.