Sonno: solo 1 italiano su 10 si sente riposato

Sicuramente la combinazione di cambio di temperatura e di ora è una ricetta perfetta per gli sbadigli. Ma, come sappiamo, dormire di più non si traduce automaticamente in riposo di qualità. Soprattutto per gli italiani: secondo uno studio condotto da Emma Materasso, marchio D2C leader mondiale nel settore del sonno, ben l’84% degli italiani si sveglia sentendo di non aver dormito abbastanza.

La metà degli italiani afferma di dormire circa 6 ore a notte, una buona media, ma non abbastanza elevata per assicurare un livello di energia e riposo ideale per affrontare al meglio la giornata. E soprattutto, in un mese come questo è importante impostare un ciclo del sonno che possa permettere di vivere al meglio l’arrivo della primavera, che da sempre porta ad avere più stress, e il cambio dell’ora, che scombussola i ritmi di sonno anche dei più regolari.

“Aprile dolce dormire, è un detto che poco rappresenta la realtà dei fatti. Infatti, in questo mese solitamente le persone si sentono più affaticate a causa di diversi fattori legati al cambio di stagione e dell’ora, perché con l’aumento della temperatura e delle giornate più lunghe, il fisico produce più cortisolo, che è l’ormone dello stress, e quindi non ci permette di goderci nottate di sonno riposanti.” afferma Theresa Schnorbach, Sleep Expert di Emma – The Sleep Company “Per questo motivo, suggerisco di ovviare a questo stato, implementando la routine del sonno anche durante la giornata, attuando il principio della “Vita lenta” e concedendosi dei sonnellini pomeridiani”.

La vita lenta: il mood per dormire meglio in primavera

Dalla famosa pagina Instagram che ha dato il via al fenomeno alla cumbia della noia vincitrice di Sanremo, il trend della vita lenta sta guadagnando terreno e conquistando il cuore degli italiani. Attimi scanditi da pigrizia e dall’accettazione della noia senza sensi di colpa, in un’era dove la frenesia e lo stakanovismo vengono incessantemente celebrati. La vita lenta privilegia il vivere secondo i propri ritmi biologici lontano dagli obblighi degli orologi e dei calendari, senza l’ansia di dover performare per mostrarsi attivi e impegnati.

Non è un caso che le foto su Instagram di @vita________lenta, per quanto semplici, risveglino in noi un senso di desiderio e magari anche di invidia per i soggetti raffigurati: pur non facendo niente di particolare, ci trasmettono istantaneamente benessere, quasi come se il nostro corpo stesse reclamando un bisogno.

Il pisolino perfetto: per essere più riposati

Per abbracciare questa filosofia che incoraggia a riscoprire il piacere dell’ozio e del dolce far niente, valori da sempre associati alla cultura italiana, ma spesso penalizzati dalla frenesia della società moderna, il pisolino diurno è un ottimo alleato. Infatti, un tempo tradizione consolidata – come la siesta per gli spagnoli –, questa abitudine è chiara espressione di vita lenta e ci ricorda l’importanza di ascoltare il nostro corpo e di concederci momenti di riposo genuino per un beneficio profondo a livello psicofisico.

“Contrariamente a quanto si possa pensare, i pisolini non sono esclusiva dei bambini. Ogni fase della vita trae benefici specifici da un riposo diurno qualitativo – afferma Theresa Schnorbach – Nei bambini supporta la crescita e il sistema immunitario; negli adulti migliora le capacità intellettuali e il benessere generale, con effetti quali la riduzione della stanchezza e un miglior controllo emotivo, particolarmente utile per chi lavora a turni o vive ritmi particolarmente stressanti; mentre, negli anziani aiuta a consolidare la memoria e a mantenere un’alta qualità di vita. Inoltre, un pisolino di 20 minuti non è solo un lusso ma una necessità biologica, capace di migliorare il pensiero critico, rinfrescare la mente, e ridurre il rischio di malattie cardiovascolari.”.

Dunque, come ottenere il massimo da questo breve ma potente rituale di riposo? Ecco alcuni consigli di Theresa Schnorbach:

L’ambiente in cui decidiamo di appisolarci gioca un ruolo cruciale. La combinazione di oscurità, silenzio, e una temperatura ambiente confortevole facilita l’addormentamento rapido e un risveglio energico.
Adottare rituali per rilassare il corpo e la mente è fortemente raccomandabile: precedere il pisolino con pratiche di meditazione e mindfulness, tecniche di rilassamento che possono ulteriormente aiutare a distaccarsi dalle preoccupazioni quotidiane, favorendo un sonno di qualità anche in brevi periodi.
Per evitare di interferire con il ciclo notturno del sonno, è consigliabile limitare il pisolino a 20-30 minuti. Questa durata è ottimale per evitare la sensazione di stordimento post-sonno e massimizzare i benefici in termini di energia e attenzione.
Anche l’orario incide sensibilmente sulla qualità del sonnellino: effettuare un pisolino troppo tardi nella giornata può ostacolare la capacità di addormentarsi di sera. Idealmente, il momento migliore per un pisolino è entro le prime 8-9 ore dal risveglio, bilanciando così perfettamente la necessità di riposo con la regolarità del ciclo sonno-veglia.


Pubblicato

in

,

da

Pin It on Pinterest