Le vacanze di Natale 2023 sono alle porte e stando agli ultimi dati vedranno una forte crescita della richiesta di strutture dog-friendly. Ma le strutture alberghiere italiane sono davvero preparate ad accogliere i nostri amici a quattro zampe?
Essere pet-friendly al 100% significa seguire una serie di procedure, regole e protocolli per non lasciar nulla al caso e per rispettare tutti clienti, sia quelli con il cane sia quelli senza. Elisa Guidarelli, imprenditrice cinofila romana, ha da poco pubblicato un libro su questo tema: “Dog-In-Dog-Out, Diventa leader nella Dog Hospitality”. Si tratta del primo manuale sulla dog hospitality in Italia che aiuta passo per passo i professionisti dell’hôtellerie ad adeguarsi a questo nuovo trend.
In seguito alla pandemia è aumentato il numero di cani entrati in famiglia (+15% nel 2020) e di conseguenza anche le persone che scelgono di andare in vacanza insieme al proprio cane, per non rinunciare mai al loro amore divenuto sempre più centrale per il loro benessere.
Secondo le recenti statistiche, il 66% di chi viaggia con i cani ha però difficoltà nel trovare una soluzione accogliente e soddisfacente. Quasi la totalità delle strutture che si dichiarano dog friendly lo sono parzialmente, imponendo numerose limitazioni che costituiscono motivo di insoddisfazione generale e fanno sentire il cliente decisamente poco benvenuto: il 53% della clientela che viaggia con un cane sarebbe, infatti, disposto a cambiare destinazione pur di trovare una soluzione veramente accogliente e in grado di soddisfare tutti i bisogni dei propri amici a quattro zampe.
Ma qual è l’ABC da seguire per essere realmente pet-friendly? “Accogliere gli animali significa fornire un servizio efficace attraverso protocolli di accoglienza operativi, formazione del personale, strategie di retention, fidelizzazione e interventi strutturali su misura – spiega Elisa Guidarelli -. Ma non è finita qui, occorre prevedere servizi ad hoc per gli animali come l’assistenza veterinaria, il servizio dog sitter, menù specifici per cani, un welcome kit, la presenza di educatori e animatori cinofili per l’intrattenimento dei cani mentre i padroni sono fuori, per esempio, a sciare, ma è anche necessario studiare un’accoglienza che garantisca una vacanza perfetta a tutti i clienti, anche coloro che non sono accompagnati dal loro amico a 4 zampe”.