La stimolazione cerebrale può migliorare la bulimia

“La stimolazione cerebrale non invasiva consente di manipolare in modo mirato l’eccitabilità corticale e può essere utile per ‘normalizzare’ l’alterata attività del circuito neurale nella bulimia nervosa”, ha scritto Maria Kekic, medico del King’s College di Londra che ha fatto una sperimentazione con i suoi colleghi.

I partecipanti allo studio, sottoposti a stimolazione cerebrale non invasiva hanno mostrato un miglioramento dell’umore con effetti sui sintomi relativi al cibo e alla bulimia nervosa durante le 24 ore dopo la stimolazione.

Questo nuovo studio, pubblicato su PLOS ONE, ha esaminato l’uso di corrente continua nella stimolazione transcranica (tDCS), una forma meno costosa e portatile di stimolazione del cervello.

La tDCS utilizza elettrodi posizionati sulla testa per stimolare parti specifiche del cervello, al fine di migliorare la funzione cognitiva nelle aree legate alla elaborazione di ricompensa e all’autocontrollo. Il trattamento è indolore e l’effetto collaterale più comune è un lieve prurito o formicolio sul cuoio capelluto.

“Il nostro studio suggerisce che una tecnica di stimolazione cerebrale non invasiva sopprime lo stimolo a mangiare in modo disordinato e riduce la gravità di altri sintomi comuni nelle persone con bulimia nervosa, almeno temporaneamente, ha detto la Kekic.

All’inizio, c’è un netto miglioramento nei sintomi e nell’abilità decisionale dopo una sola seduta di stimolazione transcranica. Con un campione più ampio e più sessioni di trattamento su un periodo più lungo di tempo, è probabile che gli effetti siano ancora più forti, hanno detto i ricercatori.

La bulimia è un disturbo alimentare caratterizzato da un circolo vizioso di ripetuti attacchi di angosciante binge eating e di tentativi inappropriati di rimediare all’eccesso di cibo ingerito attraverso il vomito, la dieta estrema o l’uso improprio di farmaci.


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