Dormire un po’ di più aiuta a contrastare il rischio di diabete

Aumentare la durata del sonno negli adulti permette di migliorare la sensibilità all’insulina, riducendo il rischio di sviluppare diabete di tipo 2.

Lo hanno affermato i ricercatori dell’ULB (Université Libre de Bruxelles) in Belgio, in uno studio pubblicato sulla rivista ‘Sleep’.

Era già noto che il sonno troppo scarso ha, tra gli altri effetti, una diminuzione della sensibilità all’insulina e che, pertanto, provoca un maggiore rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. Non si sapeva però che aumentare la durata del sonno potesse avere effetti benefici sulla sensibilità all’insulina e ridurre il rischio di diabete.

I ricercatori della ULB hanno compiuto uno studio su 16 adulti, che dormivano troppo poco rispetto alle loro esigenze. Durante il fine settimana, queste persone ordinariamente dormivano un’ora più che durante la settimana, tentando di compensare il deficit di sonno accumulato durante i giorni di lavoro. Per due settimane, i ricercatori hanno misurato la loro sensibilità all’insulina.

I volontari sono stati poi invitati ad allungare le loro notti per 6 settimane. Ciascuno ha dormito in più circa 45 minuti ogni notte.

I risultati hanno mostrato, in modo inequivocabile, che i partecipanti i quali avevano aumentato la durata del loro sonno avevano migliorato anche la loro sensibilità all’insulina.

Per i ricercatori aumentare il tempo del sonno, anche di poco, ha effetti benefici sul metabolismo dei carboidrati, cioè sulla sensibilità all’insulina e contrasta il rischio di diabete di tipo 2.


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