Scuola islamica australiana vieta la corsa alle alunne

Le autorità australiane hanno aperto un’inchiesta giovedì su una scuola islamica che avrebbe vietato alle ragazze di frequentare delle gare di corsa per paura che perdessero la verginità.

Il ministro dell’istruzione dello stato di Victoria, James Merlino, ha ordinato l’apertura di questa inchiesta perché, se la cosa fosse confermata, a suo dire, ci sarebbe da preoccuparsi.

Un ex insegnante della scuola di Melbourne, l’Al-Taqwa College, in cui sarebbe accaduto l’episodio, ha accusato il direttore dell’istituzione educativa, Omar Hallak.

Il direttore crederebbe, anche, che, oltre alla perdita della verginità, le ragazze potrebbero diventare sterili correndo.

Il direttore crederebbe, secondo questo insegnante, che “ci siano prove scientifiche secondo cui, se le ragazze si fanno male, per esempio, rompendosi una gamba col gioco del calcio, possano rimanere sterili”.

Anche i ragazzi della scuola, hanno fatto una petizione, scrivendo allo stesso preside, contro questa decisione che ritengono ingiusta.

L’istituzione privata che accoglie 1.700 studenti che hanno dai 5 ai 18 anni, ha ricevuto nel 2013 più di 15 milioni di dollari australiani (10,8 milioni di euro) di fondi pubblici. La decisione del preside anche per questo è al centro di forti polemiche, in Australia, dopo questo episodio.


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