La rivoluzione dello smart working avanza

Lo scenario riguardante lo smart working, rispetto al periodo pandemico, è cambiato definitivamente e lo confermano i dati 2023 dell’Osservatorio sullo Smart Working del Politecnico di Milano sostenuto quest’anno anche da Urbnx, marketplace per la ricerca di location in cui lavorare da remoto. Attualmente, nel nostro paese, lo smart working viene impiegato da 3,585 milioni di lavoratori, in leggera crescita rispetto ai 3,570 milioni del 2022, ma ben il 541% in più rispetto al pre-Covid. Praticamente tutte le grandi imprese prevedono di mantenere lo Smart Working anche in futuro, solo il 6% si dichiara incerta. Le previsioni per il 2024 stimano che gli smart worker in Italia saranno 3,65 milioni.

Si cerca il work-life balance

Con la possibilità di lavorare da remoto, 1 lavoratore su 7 ha cambiato abitazione prediligendo il fuori città, trasferendosi in zone più tranquille dove poter ambire ad un miglior equilibrio tra vita e lavoro. Viene tuttavia confermato all’interno della Ricerca 2023 che sono solo i “veri” smart worker, ossia quelli che oltre a lavorare da remoto hanno flessibilità di orari e operano per obiettivi, a presentare livelli di benessere ed engagement più alti dei lavoratori tradizionali in presenza. I “veri” smart worker, tuttavia, sono più frequentemente vittime di forme di tecnostress e overworking. È qui che un servizio come Urbnx può giocare la differenza, permettendo al lavoratore di scegliere se lavorare da casa o prenotare una location per alcune ore o l’intera giornata, sfruttando spazi magari più adatti, immergendosi nella bellezza di una villa storica o un design hotel, cercando la tranquillità o ispirazione e networking a seconda della necessità lavorativa, differenziando tempo lavorativo da tempo a casa.

Lavorare bene da ogni luogo e nuova vita agli spazi

“Se la ricerca evidenzia che il 44% chi lavora da remoto ha già lavorato occasionalmente da spazi diversi da casa propria – spiega Giovanni Peracin, founder di Urbnx – è chiaro come anche il panorama immobiliare che ruota intorno al lavoratore agile può e deve trasformarsi. Le aziende che si stanno attrezzando per adeguare i propri spazi sono ancora poche, solo il 38% delle grandi imprese e il 13% delle PA stanno rimodulando gli ambienti aziendali. Il 35% delle grandi imprese e il 18% delle PA ha però progetti di revisione degli spazi. In questo importante cambiamento Urbnx sta facendo crescere la propria visione, un’alternativa funzionale per lavorare bene da ogni luogo”.

Sulla piattaforma Urbnx si possono prenotare facilmente hotel, co-working, bar, spazi in ville storiche e l’onboarding vuole aprirsi anche a spazi pubblici come musei, stazioni ma anche associazioni sportive o club. Chiunque abbia spazi inutilizzati ma adatti al lavoro da remoto può metterli a disposizione su Urbnx.com.

Cos’è Urbnx

Urbnx, è l’innovativa piattaforma 100% Made in Italy dedicata ai lavoratori agili e agli smart worker che permette di trovare e prenotare con la massima flessibilità spazi vicino a casa in cui lavorare, organizzare riunioni e incontri professionali. Un progetto innovativo partito dalla volontà di portare valore alle persone, alle aziende e a tutto il territorio per fare del vero Smart Working, completamente diverso da quello a cui ci si era abituati durante la Pandemia.

Urbnx presenta 80 location attive concentrate soprattutto nel nord Italia, che spaziano dai co-working agli hotel di design fino alle ville storiche, rappresentando un vero e proprio marketplace digitale che permette di trascorrere il tempo dedicato all’operatività vicino a casa, ma al di fuori di essa. Un servizio molto utile per le realtà aziendali che hanno bisogno di riorganizzare gli spazi a favore dello smart working.

“Leave The Stress Out Of Your Home” è la promessa di Urbnx, perché fare smart working non significa per forza lavorare isolati tra le quattro mura di casa.

Fin dalla nascita del progetto, Urbnx ha voluto attivare la sinergia con l’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, condividendo l’obiettivo di proporre un nuovo modo di lavorare e di fare networking, studiando l’evoluzione del mondo del lavoro.

Il founder di Urbnx, Giovanni Peracin, ha dichiarato: “Sostenere l’Osservatorio sullo Smartworking del Politecnico di Milano, significa per noi fare rete con le voci più importanti del settore in Italia con l’obiettivo di accrescere le informazioni in nostro possesso e, vicendevolmente, contribuire a delineare il profilo dei lavoratori agili e rispondere in maniera proattiva alle loro esigenze di luoghi che siano contemporaneamente di lavoro e di benessere”.


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