“Nihil sub sole novum” recita una frase contenuta nel libro dell’Ecclesiaste. Ed è interessante scoprire come anche nel vasto settore del welfare possa valere lo stesso principio. “Nulla di nuovo sotto il sole” se si pensa che già Giovenale parlava di “Panem et Circenses”, ossia delle elargizioni fatte da chi governava per avere il consenso del popolo, ma anche per offrire una migliore qualità della vita ai propri lavoratori: erano circa 200mila i romani che avevano diritto alla distribuzione di grano e ad assistere agli spettacoli organizzati per farli rilassare, riposare e divertire. Una sorta di antico welfare che, allora come oggi, aveva la finalità di garantire benessere. Le iniziative che hanno anticipato l’odierno welfare, oggigiorno sempre più spesso affidate alle aziende, sono state moltissime nel corso dei secoli. Ma il momento di vero sviluppo, in senso più moderno, è quello del periodo post-bellico con le figure di alcuni iconici imprenditori illuminati che hanno costruito un sistema di assistenza per le famiglie degli operai: dagli asili alle scuole, dalle biblioteche ai locali per il tempo libero, fino, appunto, alle colonie dove mandare i figli degli operai in vacanza. Oggi, si sta registrando un nuovo trend nel mondo del welfare ed è rappresentato dalla crescita esponenziale delle esperienze legate al turismo messe a disposizione delle aziende, utilizzate sempre più spesso dai lavoratori in tempo di crisi economica per donare a se stessi e alla propria famiglia un periodo di riposo. Secondo i dati dell’Osservatorio di Tantosvago (business.tantosvago.it), azienda che si propone come trait d’union tra i partner verso welfare provider e agenzie marketing per la gestione di attività esperienziali e leisure per il welfare aziendale oltre ai sistemi premiali, rispetto agli anni precedenti, infatti, le aziende che propongono iniziative di welfare avanzate come quelle turistiche sono in continuo aumento. I dati più recenti confermano che la quota di imprese con livello elevato di welfare è massima (70,7% nel 2022 contro il 64,1% nel 2017) tra quelle con oltre 250 addetti e molto rilevante (66,8% contro il 59,8% nel 2017) nelle PMI che hanno tra 101 e 250 addetti. Il numero di imprese che registra un livello alto o molto alto di welfare è raddoppiato, passando dal 10,3% del 2016 al 24,7% del 2022. E le proiezioni per il 2024 confermano il trend. Il CEO dell’azienda, Matteo Romano, ha commentato: “L’estate che si è appena conclusa ci ha portato grandi soddisfazioni in termini di prenotazioni gestite dalla nostra piattaforma e ha confermato il nuovo fenomeno in netta espansione delle «Colonie 4.0», come ci piace chiamarle. Questa stagione è stata speciale per migliaia di lavoratori italiani e per le loro famiglie che hanno avuto la possibilità di utilizzare i crediti welfare anche per le vacanze. Lo studio dell’Osservatorio Tantosvago ha analizzato i sempre più numerosi pacchetti vacanza messi a disposizione dalle aziende e scelti da ben 65mila dipendenti in tutto lo Stivale, raddoppiati rispetto all’anno precedente. Soggiorni sempre più spesso resi possibili in tempi di crisi e rincari dal welfare aziendale, scelto da un numero in crescita di aziende per mettere a disposizione dei propri dipendenti ulteriori risorse sotto forma di benefit. La nostra presenza al TTG di Rimini servirà anche per presentare le importanti novità che stanno arricchendo ancora più il nostro catalogo Travel dedicato al Welfare Aziendale”. Ma quali sono le ragioni alla base di questo trend? Le famiglie sono state messe alla prova in questi anni di continuo aumento dei prezzi e del caro vita e le vacanze, sempre più spesso, sono diventate una chimera: secondo un sondaggio condotto negli Stati Uniti dalla CNBC su oltre 4.400 adulti, le vacanze sono tra le categorie che hanno subito un taglio maggiore alle spese (53%), insieme ad abbigliamento (63%), ristoranti e bar (62%) e intrattenimento fuori casa (56%). In Italia la situazione è molto simile: secondo il recente dato di Federalberghi, infatti, ben il 41% degli italiani non ha fatto le vacanze durante l’estate appena finita. Questi dati sono confermati anche dal nuovo report redatto dall’Osservatorio Tantosvago sulle proiezioni per il 2024 delle preferenze turistiche dei dipendenti italiani. I dati delle aziende che promuovono queste iniziative welfare sono in crescita dal 2017 e si prevede che anche per tutto il 2024 cresceranno. Così come i dipendenti che, sempre più spesso, acquisteranno i servizi per le vacanze: i pacchetti turistici erogati dalle aziende sono infatti aumentati del 100% in un solo anno. Grazie ai dati a disposizione, è possibile ricostruire in modo preciso le preferenze dei dipendenti nella scelta dell’utilizzo dei benefit welfare in ambito turistico. Partendo dal presupposto che le piattaforme, spesso, welfare richiedono portali con servizi singoli, il 78% dei dipendenti tende ad acquistare solo hotel, mentre il 15% utilizza i benefit welfare per l’acquisto dei voli verso le mete preferite e solo il 2% acquista pacchetti volo + hotel. I periodi preferiti, a conferma delle difficoltà degli italiani nel potersi permettere le vacanze estive, riguardano i mesi da luglio a settembre per il 57%, seguono i mesi tra aprile e giugno per il 25%, il 10% sceglie di andare in vacanza nei mesi di gennaio, febbraio e marzo, e solo l’8% utilizza i buoni welfare nei mesi di ottobre, novembre e dicembre. La percentuale più alta di dipendenti che acquistano le vacanze riguarda le coppie (59%), seguita a pari percentuale da famiglie (18%) e single (18%). Un altro dato molto significativo riguarda la durata delle vacanze acquistate: la media più alta va da 1 a 4 giorni e la percentuale è dell’85%, si scende al 12% per chi si può permettere vacanze dai 5 ai 10 giorni. Solo il 3% prenota pacchetti che superano i 10 giorni. Secondo gli esperti di Tantosvago questi dati, nel 2024, non dovrebbero subire particolari variazioni poiché l’utilizzo del welfare aziendale e l’erogazione dei benefit restano strettamente legati al contesto sociale e non ci sono, al momento, in previsione provvedimenti del Governo in merito. Il giornalista Alessandro Allocca, che da anni segue con attenzione le evoluzioni del comparto lavorativo nazionale e internazionale (vivendo a Londra), con particolare riferimento all’applicazione del welfare aziendale nei processi interni di un’impresa, relatore alla conferenza stampa del TTG Travel Experience, il principale marketplace del turismo B2B in Italia, organizzata da Tantosvago presso il Padiglione A3, stand 507, della Fiera di Rimini. Allocca ha dichiarato: “Nella continua evoluzione del mondo dell’Occupazione, il welfare aziendale acquista sempre più valenza quale strumento di valorizzazione a favore dei lavoratori da parte delle aziende. Questo significa anche creare quel giusto ecosistema per permettere al dipendente di bilanciare al meglio la vita professionale con quella privata. Il turismo, così come le esperienze culturali più in generale, è essenziali per raggiungere l’obiettivo. Quelle imprese che saranno capaci di offrire tutti gli strumenti per agevolarlo, in primis azioni mirate di welfare aziendale, saranno le stesse che potranno vantarsi di avere un processo produttivo capace di soddisfare le esigenze che oggigiorno richiede ogni comunità moderna che si possa definire tale”.
Ecco quindi le 10 mete internazionali preferite dagli italiani per le prossime vacanze secondo i dati dell’Osservatorio Tantosvago:
1) Parigi
2) Londra
3) Barcellona
4) Amsterdam
5) Lisbona
6) Madrid
7) New York
8) Vienna
9) Valencia
10) Praga
Infine di seguito la top 10 delle mete del Bel Paese più desiderate dagli italiani emerse sempre dai dati dell’Osservatorio Tantosvago:
1) Roma
2) Napoli
3) Riccione
4) Milano
5) Firenze
6) Venezia
7) Rimini
8) Garda
9) Isola d’Elba
10) Jesolo