Esplorare mondi, intrecciare storie: torna la Festa del Racconto

Il racconto ha un suo festival: dall’1 all’8 ottobre torna a Carpi, Campogalliano, Novi di Modena e Soliera la Festa del Racconto. La manifestazione, giunta alla sua XVIII edizione, vuole esplorare le diverse forme del racconto: scritto e orale, in musica e per immagini, come genere letterario e come spettacolo. Lo fa coinvolgendo numerosi protagonisti, tra cui la scrittrice irlandese Catherine Dunne, la filologa spagnola Irene Vallejo, il podcaster Pablo Trincia, i giornalisti Luca Sofri e Francesco Costa, la reporter Cecilia Sala, il fumettista Manuele Fior e numerosi autori italiani: Viola Ardone, Paolo Nori, Francesco Piccolo, Fabio Genovesi, Gabriella Genisi, Giuseppe Culicchia. Tra gli appuntamenti speciali la lezione di Roberto Saviano sul “coraggio di raccontare”, il concerto di Vinicio Capossela, i reading di Fabio Stassi con Neri Marcorè e di Antonio Manzini con l’attore Tullio Sorrentino. Oltre 50 eventi in sei giorni, tutti gratuiti

Un racconto implica sempre una relazione – fra chi scrive e chi legge, chi parla e chi ascolta. Un racconto allarga i mondi interiori: le storie si ricevono, si trasmettono, si trasformano. Non a caso può assumere infinite forme: può durare una notte intera o consumarsi in un istante, essere pubblico o segreto, scritto o orale, procedere per suoni o per immagini. Dall’1 all’8 ottobre a Carpi (MO) e nei vicini comuni di Campogalliano, Novi di Modena, Soliera la Festa del Racconto mette in moto tante storie, in tante forme diverse, sapendo che qualsiasi strada imbocchi, un bel racconto arriva sempre a destinazione.

“Esplorare mondi, intrecciare storie” è la dichiarazione d’intenti della XVIII edizione della Festa, con la direzione scientifica di Sonia Folin, che coinvolge grandi nomi italiani e internazionali della cultura, tra cui Catherine Dunne, Irene Vallejo, Viola Ardone, Roberto Saviano, Pablo Trincia, Vinicio Capossela, Neri Marcorè, Paolo Nori, Cecilia Sala, Francesco Piccolo, Antonio Manzini, Annalena Benini e molti altri; oltre 50 eventi che vedono occasioni di incontro e approfondimento critico, che si allargano verso l’ambito artistico e coinvolgono le giovani generazioni con una serie di iniziative appositamente pensate per loro. Obiettivo di questa edizione è anche radicare ulteriormente il festival al territorio: così la Festa entra nei cortili, palazzi e monumenti di Carpi, animandoli con piccoli eventi letterari e spettacoli.
Di seguito è proposta una carrellata di alcuni degli appuntamenti che declinano le diverse forme del raccontare: il programma completo è disponibile sul sito www.festadelracconto.it

Il racconto come genere letterario
Jorge Luis Borges dichiarò che preferiva scrivere racconti perché era troppo pigro per scrivere romanzi. Dietro alla battuta si cela una verità letteraria: il romanzo espande la narrazione, il racconto la concentra. La Festa dedica alla shortstory numerosi appuntamenti, tra cui l’incontro con la traduttrice Susanna Basso sulle grandi autrici del genere, “Le voci del racconto. Munro, Strout, Austen” (venerdì 6 ottobre ore 17, Carpi). La lezione di letteratura con lo scrittore Marco Drago “1941: La scoperta dell’America” è dedicata a Elio Vittorini e alla sua antologia di racconti “Americana”, che raccoglie le voci di alcuni fra i più grandi autori statunitensi – da Jack London a John Steinbeck, da Ernest Hemingway a William Faulkner – e diventa immediatamente un classico (giovedì 5 ottobre ore 21, Soliera). La conversazione “Ogni cosa è sopravvalutata” condotta da Arnaldo Greco con Viola Ardone, Gaia Manzini e Francesco Piccolo parte dall’antologia attuale e divertente “Aragoste, Champagne, Picnic e altre cose sopravvalutate” (Einaudi) a cura di Greco che raccoglie le risposte – paradossali, rivelatrici, fulminanti – di scrittrici e scrittori contemporanei alla domanda: che cosa è sopravvalutato? (sabato 7 ottobre ore 15, Carpi).

Il racconto orale: dal reading al podcast
La lettura ad alta voce è un’esperienza che ha radici nella più lontana tradizione orale, nell’arte della narrazione che radunava persone di ogni ceto e di ogni latitudine. Nel reading la magia della parola prende il sopravvento, e il racconto suona, prende vita, emoziona. “Vrascadù: un’affabulazione sentimentale” è un reading letterario con Fabio Stassi e Neri Marcoré ispirato a “Notturno francese”, l’ultimo libro dell’autore (sabato 7 ottobre ore 21, Carpi). Che potere hanno i grandi autori russi del passato, sulle nostre vite di occidentali del ventunesimo secolo? Perché li leggiamo ancora, ammesso che li leggiamo? Paolo Nori propone una spettacolarizzazione della lettura dei grandi classici nel monologo “A cosa servono i russi? Perché passo la mia vita con in mano dei libri scritti in una città, Pietroburgo, lontana tremila chilometri da dove abito io” (venerdì 6 ottobre ore 21, Carpi).
“Il giudizio universale” è un reading a due voci con Antonio Manzini e Tullio Sorrentino che portano in scena un racconto inedito che ha come protagonista il cinico, sarcastico e amatissimo vicequestore Rocco Schiavone (domenica 8 ottobre ore 19.30, Carpi).
Il podcast crea un mix magico tra digitale e l’ancestrale racconto orale: si tratta di un nuovo strumento o di un ritorno allo strumento di comunicazione più antico del mondo, la nostra voce? Pablo Trincia è stato tra i primi a intuirne l’immenso potenziale, quasi 10 anni fa; nella conversazione con Elisa Paltrinieri “L’arte del racconto. Come si scrive un podcast” racconta il fascino della forma narrativa di maggior successo degli ultimi anni (domenica 1 ottobre ore 21, Novi). Stefano Nazzi, autore del podcast di culto Indagini racconta nell’incontro “Indagare il male. Dieci casi che non avete mai ascoltato” alcuni casi di cronaca fra i meno conosciuti (domenica 8 ottobre ore 16, Carpi).
Stories è il podcast in cui la giornalista Cecilia Sala racconta le “Storie dal mondo” attraverso i protagonisti e le loro storie, spiegando i contesti, le crisi e qualche volta le buone notizie (venerdì 6 ottobre ore 21.15, Carpi).
Comprendere la macchina dell’informazione – ma anche solo orientarsi fra i titoli e le notizie che troviamo ogni mattina sui giornali – sembra sempre più difficile, per questo la “Rassegna stampa del Post” è diventata un appuntamento imprescindibile per migliaia di ascoltatori: il direttore Luca Sofri e il vicedirettore Francesco Costa leggono e commentano le notizie dal vivo (domenica 8 ottobre ore 10.30, Carpi).
Emblematica è la lezione di Roberto Saviano che apre il programma carpigiano della Festa del Racconto “La scelta del coraggio. Racconto dunque resisto”: raccontare è, da sempre, una forma di resistenza, un antidoto al male; solo attraverso la condivisione e la testimonianza si afferma la verità (venerdì 6 ottobre ore 18.30, Carpi).

L’incontro con gli autori e i loro libri: il racconto di un racconto
Giuseppe Culicchia inaugura la Festa del Racconto a Soliera con “La bambina che non doveva piangere”, romanzo con cui torna a dedicarsi alla tragica vicenda che ha segnato tutta la sua storia personale e famigliare, quella di di Ada Tibaldi, madre di Walter Alasia, brigatista, morto in uno scontro a fuoco con la polizia nel dicembre 1976 (mercoledì 4 ottobre ore 21.30, Soliera).
Viola Ardone sceglie la Festa del Racconto per una delle prime presentazioni del suo nuovo libro: dopo il successo internazionale de Il treno dei bambini e di Oliva Denaro, l’autrice completa la sua trilogia con il romanzo di formazione Grande Meraviglia per Einaudi, in cui dipinge un affresco degli anni Ottanta (sabato 7 ottobre ore 10.30, Carpi). Un’altra anteprima nazionale è quella di Irene Vallejo, filologa, storica e scrittrice spagnola che presenta, intervistata da Matteo Nucci, Il mio arco riposa muto (Bompiani), un romanzo pieno d’amore per il mondo classico, un viaggio nei miti del passato che illumina anche il presente (sabato 7 ottobre ore 16, Carpi).
Catherine Dunne ha iniziato la sua carriera scrivendo racconti, prima di esordire con il romanzo “La metà di niente”, diventato subito un bestseller internazionale; la scrittrice irlandese conversa con Alessandra Tedesco della sua idea di letteratura, prendendo spunto dal suo ultimo libro “Una buona madre” (Guanda) (domenica 8 ottobre ore 15, Carpi).
Francesco Piccolo presenta La bella confusione (Einaudi), in cui ripercorre il 1963, anno di uscita dei film Otto e mezzo di Federico Fellini e Il Gattopardo di Luchino Visconti, la potenza dell’arte e il duello storico tra i due Maestri (sabato 7 ottobre ore 19, Carpi).
Nel suo ultimo romanzo Oro puro (Mondadori) Fabio Genovesi racconta la navigazione di Colombo in modo del tutto inedito, calando il lettore dentro una grande avventura umana (domenica 8 ottobre ore 18, Carpi).
Gabriella Genisi mette in luce i rischi del suo mestiere: nel suo ultimo giallo L’angelo di Castelforte (Rizzoli) mette in scena gli scrittori svelandone i lati più perturbanti: come tanti piccoli indiani, ognuno di loro dovrà guardarsi le spalle (sabato 7 ottobre ore 21.15, Soliera).

Il dialogo tra libri e autori diversi
Il confronto tra autori che presentano i loro libri crea una contaminazione che sfocia in un racconto inedito. Alessandro Della Santunione e Vincenzo A. Scalfari nell’incontro “La vita è una cosa seria, ma pure la morte non scherza” fanno dialogare i protagonisti dei loro diversissimi nuovi romanzi (giovedì 5 ottobre ore 21, Campogalliano).
Dall’abisso delle parole, Marco Balzano e Vinicio Capossela sembrano guardare nella stessa direzione: nella conversazione “Le parole sono urgenti (e importanti)” affabulano e raccontano annodando immaginazione e poesia (sabato 7 ottobre ore 18, Carpi).
“Nessuno può farmi del male” è la convinzione che accomuna Annalena e Etty – protagoniste rispettivamente dei libri di Annalena Benini ed Elisabetta Rasy – che come Simone Weil, Hannah Arendt e molte altre, sono donne animate da un bisogno non negoziabile di riversare il proprio amore sul mondo (sabato 7 ottobre ore 17, Carpi).
Sono Enrico Galiano e Lorenza Gentile a confrontarsi nella conversazione “Ad aggiustar dolori. Due romanzi in dialogo”, partendo dalla consapevolezza che a tutto – anche a grandi dolori – c’è rimedio (domenica 8 ottobre ore 12, Carpi).

Raccontare attraverso la musica e le immagini
“Tredici canzoni urgenti” è il titolo dell’ultimo album di Vinicio Capossela e del concerto che chiude la Festa del Racconto, unico evento a pagamento del programma: canzoni che nascono dalla necessità di confrontarsi con le problematiche più stringenti di un mondo oramai sprofondato sul divano di fronte alla continua spettacolarizzazione della realtà (domenica 8 ottobre ore 21, Carpi). Emidio Clementi e Corrado Nuccini, fondatori rispettivamente dei Massimo Volume e dei Giardini di Mirò, presentano il lavoro a quattro mani “Motel Chronicles”, dedicato al classico della letteratura di Sam Shepard — scrittore, attore e drammaturgo, premio Pulitzer nel 1979 (venerdì 6 ottobre ore 21, Soliera).
Il racconto in musica e per immagini passa anche attraverso “Gilgamesh”, il nuovo spettacolo di Fossick Project, duo composto dall’illustratrice Cecilia Valagussa e dalla musicista Marta del Grandi (sabato 7 ottobre ore 22.30, Carpi) e il “Concerto disegnato” con Manuele Fior, Marino Neri, Stefano Ricci e Stefano Pilia in cui un musicista e tre disegnatori improvvisano, dialogano e si influenzano in uno scambio continuo (domenica 1 ottobre ore 18.30, Carpi).

Infoline: per ulteriori informazioni visitare il sito www.festadelracconto.it la pagina facebook e il profilo Instagram “Festadelracconto”


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