Un piano per l’Infanzia dal Recovery Fund

“Se davvero si vuole far ripartire il Paese e investire nel miglior modo possibile i fondi che l’Europa ci sta mettendo a disposizione per il Recovery Plan, non si può non realizzare un grande Piano Infanzia che preveda la presa in carico del bambino e della sua famiglia già durante la gravidanza. L’investimento nel capitale umano è quello più produttivo anche da un punto di vista economico. Lasciare al loro destino i bambini che nascono da famiglie in difficoltà economica significa di fatto condannare una parte consistente della popolazione a un destino di marginalità e vuol dire anche determinare per la società un carico di povertà e anche di devianza che può minare alla base qualsiasi possibilità di sviluppo”.
Così il deputato Pd, Paolo Siani, capogruppo in Commissione bicamerale Infanzia, commenta la mozione discussa in Aula concernente iniziative in materia di definizione del Piano nazionale per l’infanzia e l’adolescenza e ulteriori misure in campo educativo ed economico a favore dei minori.
“Nel 2020, in Campania – aggiunge il deputato dem, e pedriatra – quasi 5mila ragazzi tra i 14 e i 17 anni sono stati fermati e portati in carcere. Si poteva intervenire prima? Lo Stato è stato in grado di offrire a questi ragazzi un’altra opportunità? Sostenere i neo genitori vuol dire contribuire a realizzare una società migliore. Questo è il momento per realizzare un grande investimento sull’infanzia perché, come è stato dimostrato da molti studiosi, gli interventi di prevenzione realizzati nei primi mille giorni di vita determinano risparmi economici consistenti e una riduzione di tutta una serie di costi sociali che l’esclusione sociale e la marginalità producono più o meno a lungo termine”.


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