Milano – Presentato a Milano il ‘Manifesto per la prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza (ICA)’, un importante documento che fissa i punti chiave per ridurre la diffusione di infezioni ospedaliere legate alle pratiche di cura. Il lavoro è frutto del progetto Nelle Nostre Mani che ha visto dialogare le associazioni di volontariato ospedaliero – e non solo – sui delicati e quanto mai attuali temi dell’antibiotico-resistenza e della prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza (ICA).
Alla base del progetto – realizzato con il patrocinio di GISA (Gruppo Italiano Stewardship Antimicrobica), Cittadinanzattiva, ANIPIO (Società scientifica nazionale infermieri specialisti del rischio infettivo) e il contributo non condizionante di MSD – la volontà proprio di chi è in prima linea, ovvero i volontari che operano a sostegno di “soggetti fragili” negli ospedali, di informare e sensibilizzare su temi di importanza centrale per la salute pubblica. E di farlo con un linguaggio semplice e comprensibile: 8 i punti chiave individuati grazie a quattro incontri tra esperti e Associazioni di Volontariato (Milano, Roma, Bari e Pisa) per co-generare il Manifesto delle buone pratiche e, attraverso la sua diffusione nelle strutture ospedaliere o di assistenza, per promuovere la formazione di veri e propri ambassador dell’infection control.
ICA: un’emergenza globale
Gli antibiotici, introdotti in terapia circa settanta anni fa, hanno ridotto in maniera significativa il numero dei decessi causati dalle infezioni e migliorato, assieme ai vaccini, lo stato di salute dei cittadini. Parallelamente all’utilizzo degli antibiotici si è però manifestata la resistenza batterica, che oggi è un problema a livello mondiale. In Europa, oltre 600.000 persone l’anno vengono colpite da infezioni causate da batteri antibiotico-resistenti, con 33 mila morti stimate1. L’Italia contribuisce con oltre 200.000 infezioni ed 11.000 morti, prima in Europa1. L’Italia è anche tra i paesi europei che consumano più antibiotici in ambito umano ed il terzo per uso negli animali negli allevamenti intensivi, secondo i dati dell’Agenzia Europea per i medicinali (EMA)[2]. Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia il livello di antibiotico-resistenza si colloca fra i più elevati in Europa con una percentuale annuale di pazienti infetti fra il 7 e il 10%[3]. Inoltre, sempre secondo i dati dell’ISS, ogni anno, in Italia, si verificano 450-700 mila infezioni in pazienti ricoverati in ospedale (soprattutto infezioni urinarie, seguite da infezioni della ferita chirurgica, polmoniti e sepsi)3.
“La stima della mortalità correlata all’antibiotico resistenza in Italia è preoccupante e sopra la media europea.” – spiega Francesco, Menichetti Presidente del GISA (Gruppo Italiano per la Stewardship Antimicrobica) e Ordinario di Malattie infettive all’Università di Pisa – “Le azioni fondamentali da intraprendere sono la prevenzione dell’antibiotico-resistenza, migliorando l’uso appropriato degli antibiotici nell’uomo e riducendone l’uso negli animali da reddito ed il controllo della diffusione delle infezioni da paziente a paziente. Siamo contenti di aver lavorato a questo progetto innovativo insieme alle associazioni di volontariato che operano in ospedale e sul territorio per promuovere l’infection control tra tutti gli attori principali”.
“Il tema delle infezioni ospedaliere assume sempre maggiore importanza. Cittadinanzattiva da più di quarant’anni si batte per la partecipazione civica e per la tutela dei diritti nel nostro Paese e crede fermamente che un cittadino più informato e consapevole favorisca un buon governo dei sistemi e un migliore processo decisionale nell’interesse della collettività. È per questo che abbiamo dato il nostro appoggio a questo Manifesto che ha come tratto distintivo un ruolo propositivo della rete di Associazioni di Volontariato e un dialogo costruttivo con la Società scientifica (GISA), i cittadini (Cittadinanzattiva) e gli infermieri (ANIPIO), per affermare il diritto sacrosanto alla tutela della salute”, afferma Francesca Moccia, Vice Segretario generale di Cittadinanzattiva.
“È fondamentale lavorare insieme per promuovere e sostenere la Stewardship antimicrobica attraverso quello che viene definito approccio One Health – spiega Nicoletta Luppi, Presidente e Amministratore Delegato di MSD Italia – Per questo siamo orgogliosi di aver dato il nostro contributo a questo lavoro condiviso e partecipativo, che premia l’engagement del terzo settore e il dialogo con tutti gli attori per diventare insieme promotori della cultura della prevenzione e dell’appropriatezza. Cultura che in MSD crediamo essere un’alleata potentissima del nostro continuo impegno nella ricerca di nuove soluzioni terapeutiche nella difficile lotta contro l’antibiotico resistenza e l’allarmante fenomeno delle infezioni ospedaliere”.
“Piccole e semplici azioni o attenzioni possono fare la differenza nel proteggere le persone assistite da infezioni durante il soggiorno in ospedale. L’obiettivo è proteggersi: persona assistita, operatori sanitari, famigliari, volontariato alleati per diffondere le conoscenze sulla sicurezza delle cure. Un caldo invito a memorizzare gli otto messaggi di questo manifesto. E ricordiamoci di eseguire sempre l’igiene delle mani prima e dopo il contatto con una persona assistita”, sottolinea Maria Mongardi, Presidente ANIPIO.
“Non poteva esserci sede migliore dell’ospedale Niguarda, nato ormai più di 80 anni fa proprio dal volontariato, per la presentazione di questa iniziativa, perché la prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza è uno degli obiettivi chiave della nostra attività, come dimostrano gli innumerevoli protocolli e procedure sviluppati negli anni e strumenti di lavoro quotidiano tutti gli operatori”, dichiara Mauro Moreno, Direttore Sanitario Aziendale.
“Accanto a questi strumenti – aggiunge Massimo Puoti, Direttore della Struttura Complessa di Malattie Infettive dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale del Grande Ospedale Metropolitano di Niguarda – trovano spazio due azioni essenziali che coinvolgono in particolar modo gli specialisti in Malattie Infettive: 1) l’ottimizzazione dell’impiego degli antibiotici che richiede una svolta culturale di tutti i nostri colleghi basata sulla formazione, il confronto tra specialisti sotto forma di audits, la definizione ed il rispetto di regole condivise. 2) la “messa a sistema” di risposte multidisciplinari tempestive ed efficaci nei casi in cui queste infezioni si sono instaurate. Grazie a questo tipo di approccio, nel 2017 in questo ospedale siamo riusciti a ridurre la mortalità in presenza di tutte le sepsi al 22% ed al 15-21% quella in presenza di infezioni correlate all’assistenza. Ed è un traguardo di tutta la “comunità” di Niguarda del quale siamo molto fieri”.
Le associazioni che ad oggi hanno firmato il documento: AIP (Associazione Immunodeficienza Primitive – Milano), Assistenza Sanitaria San Fedele (Milano), Avo (Associazione Volontari Ospedalieri) Bari, Cama-Lila (Centro Assistenza Malati Aids, sede provinciale della LILA – Bari), A.I. Stom. (Associazione Italiana Stomizzati), Fincopp (Federazione Italiana Incontinenti e Disfunzioni del Pavimento Pelvico), APS (Associazione Pugliese Stomizzati), VIP (Viviamo in Positivo) Bari, Avo (Associazione Volontari Ospedalieri) Lombardia, Una Mano alla Vita Onlus, Antea, A.R.V.A.S., Anlaids Lombardia, AIL Pisa, Pubblica Assistenza Pontedera, Associazione Salus, Pubblica Assistenza Cascina, Senior Italia FederAnziani, A.G.B.A.L.T. Onlus, Associazione Italiana MIAstenia Onlus.
[1] Cassini et al. Lancet Infect Dis. 2018 (published online November 5, 2018)
[2] ESVAC, 2016. Sales of veterinary antimicrobial agents in 29 EU/EEA countries in 2014