La buona forma fisica contrasta la broncopatia

La buona forma fisica nella mezza età è legata a un rischio più basso di malattia polmonare cronica, secondo una ricerca danese pubblicata sulla rivista Thorax.

L’attività fisica che aumenta il fitness cardiorespiratorio è associata a un rischio a lungo termine inferiore di broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e dovrebbe essere incoraggiata

La BPCO o broncopneumopatia cronica ostruttiva è un’espressione generica utilizzata per quelle condizioni respiratorie che restringono le vie respiratorie, come la bronchite e l’enfisema.

E’ considerata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità la quarta causa di morte più frequente al mondo.

Studi recenti hanno trovato che un elevato livello di attività fisica è associato a un ridotto rischio di BPCO e che l’inattività fisica può accelerare la sua progressione.

Per esplorare ulteriormente questo meccanismo, i ricercatori hanno monitorato la salute respiratoria di 4.730 uomini di mezza età sani, reclutati da 14 grandi ambienti di lavoro, a Copenaghen, tra il 1970 e il 1971 (età media 49 anni).

Nello studio, erano stati esclusi quelli con una precedente diagnosi di BPCO, asma o con sintomi di bronchite cronica. I partecipanti sono stati monitorati fino al gennaio del 2016.

Tutti i partecipanti hanno fornito informazioni su fumo, assunzione di alcol, livelli di attività fisica, livello di istruzione, occupazione e storia medica personale.

Sono stati misurati l’altezza, il peso e la pressione sanguigna a riposo, oltre all’idoneità cardiorespiratoria (CRF) bassa, normale o alta, classificata utilizzando un test VO2 max, per il monitoraggio della capacità del corpo di utilizzare l’ossigeno durante l’esercizio fisico. Dei registri nazionali sono poi stati utilizzati per identificare i casi di BPCO e di morte per BPCO.

Rispetto a chi aveva una bassa CRF, il rischio stimato di diagnosi di BPCO era stato del 21% inferiore negli uomini con CRF normale e del 31% inferiore negli uomini con CRF alta.

Allo stesso modo, rispetto alla bassa CRF, il rischio stimato di morte per BPCO era stato del 35% inferiore negli uomini con CRF normale e del 62% inferiore negli uomini con CRF alta.

L’alta CRF nella mezza età era anche associata a un ritardo sia nella diagnosi di BPCO, sia nella morte per la stessa causa di 1,5-2 anni.

I risultati dello studio forniscono ulteriori informazioni sull’associazione tra idoneità cardiorespiratoria e rischio a lungo termine di BPCO.

Mentre i processi che collegano la CRF allo sviluppo e alla progressione della BPCO non sono chiari, i ricercatori ipotizzano che l’infiammazione, legata all’inattività fisica, possa avere un ruolo chiave nello sviluppo della malattia.


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