Dimagrire con la qualità del cibo

Un nuovo studio condotto negli Stati Uniti ha dimostrato che è la quantità e la qualità del cibo e non la genetica ad aiutare la perdita di peso. Ricerche precedenti avevano suggerito che i livelli di insulina di una persona o determinati geni potessero interagire con diversi tipi di diete per influenzare la perdita di peso.

Per testare questa nuova teoria i ricercatori della Stanford University hanno condotto uno studio randomizzato di controllo su 609 adulti in sovrappeso, che sono stati tutti sottoposti a dei test genetici e di insulina prima di essere assegnati casualmente a una dieta, o a basso contenuto di grassi o a basso contenuto di carboidrati, per 12 mesi.

E’ emerso che a fare la differenza è il mangiare sano. I partecipanti che avevano mangiato più verdure e consumato il minor numero di alimenti trasformati, di bevande zuccherate e di grassi malsani avevano perso più peso.

Per lo studio, pubblicato sul Journal of American Medical Association, i volontari sono stati sottoposti a una dieta a basso contenuto di grassi, che era in media di 57 grammi durante lo studio rispetto agli 87 grammi precedenti, o a una dieta basso contenuto di carboidrati, in media di 132 grammi rispetto a 247 grammi assunti in precedenza. Entrambi i gruppi avevano ridotto il consumo calorico giornaliero in media di circa 500 calorie.


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