Alcuni ricercatori di Zurigo hanno scoperto che la psilocibina, ricavata dalla Psilocybe mexicana ha un effetto benefico sulla psiche e aiuta a superare sindromi difficilmente alleviabili con i farmaci comuni.
La sostanza psicoattiva di questi funghi, chiamata psilocibina, può avere effetti positivi sulle persone che soffrono di depressione, ansia o disturbi ossessivi compulsivi.
La psilocibina, ricavata dai “funghi magici” messicani, cambia la percezione dei contatti sociali nel cervello. Questo effetto riduce la sofferenza mentale causata dal rifiuto sociale, hanno trovato i ricercatori dell’Università di Zurigo .
Il team scientifico di Franz Vollenweider della Clinica psichiatrica dell’Università di Zurigo, ha scoperto che la psilocibina indebolisce la risposta al rifiuto sociale nel cervello.
Per fare questo, stimola la serotonina, il messaggero chimico del sistema nervoso centrale che è coinvolto in molte funzioni fisiologiche, tra cui aggressività e depressione. Una diminuzione dell’attività di questi neuroni è associata a varie forme di depressione.
I partecipanti allo studio svizzero, quando avevano ricevuto una piccola quantità di psilocibina, hanno riferito di sentirsi meno respinti e di avvertire meno dolore, rispetto a quelli che avevano ricevuto un placebo.
Questi risultati, pubblicati sulla rivista PNAS, potrebbero aprire un nuovo modo di spiegare i meccanismi neurofarmacologici di interazione sociale e permettere lo sviluppo di nuove terapie.
Altri studi avevano già mostrato il potenziale terapeutico di questa sostanza, che si è dimostrata efficace anche nei malati di cancro terminali.
La psilocibina ha offerto risultati positivi contro l’alcolismo e contro il fumo. Può anche essere efficace nel disturbo ossessivo-compulsivo.
I funghi del genere Psilocybe, con le loro 80 varietà, fanno parte della famiglia delle Strophariaceae.
In Italia la specie più diffusa, più nota e più potente è la Psilocybe semilanceata, che cresce negli habitat erbosi sulle Alpi e sull’Appennino tosco-emiliano. E’ presente anche sui massicci montuosi dell’Italia centrale. In quasi tutte le regioni, sia nelle zone di pianura che in quelle montuose, si incontrano altre specie psichedeliche meno note o meno frequenti, quali ad esempio Psilocybe cyanescens o Panaeolus subbalteatus.