Papa Francesco ha condannato domenica, durante l’Angelus, il rapimento di alcuni documenti riservati del Vaticano e ha detto che questo non fermerà le sue riforme.
So che molti di voi sono stati turbati dalle notizie dei giorni scorsi sui documenti riservati del Vaticano che sono stati trafugati e diffusi. Voglio dire che rubare e diffondere documenti è un reato. È un errore. È un atto deplorevole, che non aiuta, ha detto il Papa.
Il Papa ha anche assicurato, davanti alle centinaia di fedeli che si erano riuniti in piazza San Pietro, che questo triste fatto non lo distoglierà dal lavoro di riforma che sta portando avanti insieme ai suoi colleghi e con il supporto di tutti.
Papa Francesco ha detto che aveva “chiesto di fare quello studio” sulle finanze vaticane e che sia lui che i suoi collaboratori questi documenti trafugati già li conoscevano bene.
“Sono state prese misure che hanno dato dei frutti, alcuni visibili”, ha assicurato il Papa.
Le carte riservate trafugate e pubblicate in due libri, hanno determinato un nuovo scandalo, definito Vatileaks 2, dopo quello accaduto sotto Benedetto XVI che concerneva ugualmente il trafugamento e la diffusione di documenti riservati del Vaticano.