L’aspettativa di vita globale è aumentata, ma non si vive in buona salute, in vecchiaia.
Alcuni scienziati hanno calcolato che la durata della vita media è aumentata di sei anni e più, a partire dal 1990.
Le persone in tutto il mondo vivono più a lungo, anche in alcuni paesi che sono tra i più poveri, ma in complesso un insieme di disturbi provoca una enorme perdita della salute.
Tuttavia, l’aspettativa di vita cresce, per entrambi i sessi è passata dai 65,3 del 1990 ai 71,5 del 2013. L’aspettativa di vita sana, però, è aumentata solo di 5,4 anni passando da 56,9 anni a 62,3.
Le persone vivono per più anni con le malattie e la disabilità.
Lo studio condotto in oltre 188 Paesi dice che in complesso, dal 1990, la salute degli uomini e delle donne è migliorata, grazie ai progressi fatti nella lotta contro malattie come l’AIDS, la malaria o le malattie infantili, resta tuttavia la sfida di far fronte ad altre malattie.
“Il mondo ha compiuto grandi progressi nel campo della salute, ma ora la sfida è quella di investire nella ricerca dei modi più efficaci per prevenire o curare le principali cause di malattia e disabilità”, ha detto Theo Vos, autore principale del nuovo studio, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista The Lancet.
Le cause principali di perdita della salute nel 2013 sono state: cardiopatia ischemica, infezioni delle basse vie respiratorie, ictus, dolori alla parte bassa della schiena e al collo, incidenti stradali. Queste cause sono state divise per genere; per i maschi, gli infortuni stradali sono stati la quinta causa di disabilità e per le femmine, sono stati i disturbi depressivi ad aver causato la maggiore perdita della salute.
Il paese in cui l’aspettativa di vita è più alta, secondo questo studio, è il Giappone con una aspettativa di vita di 73,4 anni.