Robert Kennedy ordinò l’omicidio di Marilyn Monroe

La morte di Marilyn Monroe, il 4 agosto 1962, non fu un suicidio ma un omicidio orchestrato da Bob Kennedy, dopo la fine della loro storia.

L’uccisione della diva avvenne in due fasi, secondo un nuovo libro scritto da Jay Margolis e Richard Buskin.

Nella casa della Monroe, secondo i due autori del libro, al momento della morte della star c’erano addirittura sei persone.

L’omicidio fu ordinato dal fratello di John F. Kennedy per impedire che l’attrice rivelasse gli “sporchi segreti” della famiglia presidenziale.

Nel libro, intitolato ‘L’omicidio di Marilyn Monroe: caso chiuso’, gli autori dicono che l’assassinio fu compiuto con con la complicità dello psichiatra della Monroe, il dottor Ralph Greenson, e del cognato di Robert Kennedy, l’attore Peter Lawford.

Il volume, che dovrebbe uscire il 3 giugno, è basato sulle testimonianze di coloro che frequentavano la casa della Monroe.


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