I ricercatori della Harvard Medical School hanno sviluppato un algoritmo che permette di monitorare l’influenza negli Stati Uniti, valutando i dati di Wikipedia.
Il programma controlla parecchie voci, che le persone guardano spesso, tra cui “stagione influenzale”, “febbre” o “epidemia”.
Quando gli scienziati hanno confrontato i dati ricavati da Wikipedia, tramite l’algoritmo, con quelli del Centers for Disease Control, il Centro per la prevenzione delle malattie americano, hanno trovato che l’enciclopedia online aveva previsto l’arrivo dell’influenza con due settimane di anticipo.
Per ottenere i loro dati, McIver e John Brownstein, autori dello studio, hanno “calcolato il numero di volte in cui alcuni articoli di Wikipedia sono stati consultati ogni giorno, da dicembre 2007 ad agosto 2013”.
Secondo John Brownstein un vantaggio dall’uso di Wikipedia proviene dal fatto che i suoi dati non sono controllati da una singola istituzione.
Negli ultimi anni, i funzionari della sanità pubblica, e non solo, sono sempre più interessati ai dati internet relativi alle malattie, non a quelli di Wikipedia, ma anche a quelli dei social media (come Twitter) o delle query di ricerca (ad esempio di Google).