Sequenziato il genoma del colera

Gli scienziati canadesi e australiani sono riusciti a identificare il ceppo del batterio responsabile del colera, una pandemia che ha fatto milioni di morti nel XIX secolo.

Per la prima volta i ricercatori hanno sequenziato il genoma di questo agente patogeno.

Lavorando su una ben conservata parte del budello di una vittima, gli studiosi hanno risolto il mistero di questo batterio che continua a fare scempio oggi nei paesi più poveri del mondo.

Il lavoro è stato pubblicato sul ‘New England Journal of Medicine’.

L’origine del batterio del colera lungo è rimasto un mistero perché questo agente patogeno è negli intestini delle vittime e non raggiunge mai i denti o le ossa.

Per la loro ricerca i genetisti canadesi hanno avuto accesso a una collezione di tessuti umani conservati in un museo di storia medica, creato dal “College of Physicians” di Philadelphia nel 1858, dopo che la città stessa era stata vittima del colera pochi anni prima.

Il DNA del batterio utilizzato per questa ricerca era appartenuto all’intestino di un uomo morto di colera nel 1849.

Sono stati confermati i primi due tipi di colera, il ‘classico’, probabilmente responsabile di cinque delle sette epidemie mortali del XIX secolo e quello chiamato ‘El Tor’, coesistiti nell’uomo e nell’acqua degli estuari per molti secoli.

Quasi tutti i tipi di colera erano partiti dal Golfo del Bengala.

Il colera causa forte diarrea che porta a grave disidratazione e morte se non viene trattata rapidamente.


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