Ipnosi, rilassamento e terapia cognitivo-comportamentale per l’intestino irritabile

L’ipnosi, il rilassamento e la terapia cognitivo-comportamentale possono aiutare a lenire i sintomi della sindrome dell’intestino irritabile, non solo a breve termine, ma anche a lungo termine.

Nella sindrome dell’intestino irritabile (IBS), le medicine sono scarse. I sintomi stessi sono difficili da controllare. Diarrea acuta, dolori addominali, gas… rappresentano un grave handicap per chi soffre di questa patologia.

Alcuni ricercatori della Vanderbilt University Medical Center hanno raccolto 41 studi clinici che avevano coinvolto 2200 pazienti, valutando i diversi approcci psicologici utilizzati per placare la patologia a lungo termine. Tra gli approcci valutati: la terapia cognitivo-comportamentale, l’ipnosi e il rilassamento, il cui impatto a breve termine era già stato riconosciuto.

La meta-analisi, pubblicata su ‘Clinical Gastroenterology and Hepatology’, ha trovato che i tre metodi hanno lo stesso impatto a lungo termine sull’alleggerimento dei sintomi digestivi , con un effetto duraturo, per 6 – 12 mesi dopo la fine del trattamento.

Secondo i ricercatori, questo risultato conferma che la patologia è davvero un disturbo dell’asse “cervello-intestino”.

“La medicina occidentale considera spesso la mente separata dal corpo, ma la sindrome del colon irritabile è il perfetto esempio dell’interazione dei due”, ha detto la dottoressa Laird Kesley, primo autore della meta-analisi.


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