Decluttering, il 65% degli italiani lo fa in Primavera

In un momento in cui la sensibilità ambientale e la sostenibilità sono diventate priorità per molti, il decluttering, ovvero liberarsi dagli oggetti non più necessari o desiderati, sta guadagnando sempre più popolarità tra gli italiani, veri e propri accumulatori seriali di oggetti.

Una recente ricerca condotta da Wallapop – la piattaforma leader nella compravendita di prodotti second hand, che promuove un modello di consumo responsabile e sostenibile – in collaborazione con mUp, ha svelato che la Primavera è per gli italiani il momento perfetto per liberarsi del superfluo (lo sostiene il 65% degli intervistati). E sono tanti gli oggetti che vengono lasciati a “prendere polvere” in un angolo: più di 8 italiani su 10 hanno comprato qualcosa che poi hanno utilizzato pochissimo (o addirittura mai!) e che molto spesso non ricordano nemmeno di possedere perché stipato in garage (30%) o in cantina (28%).

Oltre al momento di Spring Cleaning, dove tutti si sentono in dovere di dedicarsi al decluttering casalingo, gli intervistati affermano che è una pratica che può essere fatta 1 o 2 volte all’anno, o anche ogni volta che si renda necessario. Quando si decide di realizzare un decluttering delle proprie abitazioni, l’abbigliamento e gli accessori da cucina sono tra gli oggetti dei quali ci si libera più frequentemente, rispettivamente per il 31% e 28% dei rispondenti.

MA QUALI SONO GLI OGGETTI PIÙ COMUNEMENTE ACCUMULATI?

In media, ogni italiano ha acquistato almeno una volta nella vita 2 oggetti senza utilizzarli come avrebbe voluto, soprattutto accessori per la cucina; un esempio su tutti? “L’indispensabile” macchina per impastare il pane, comprata durante il periodo del lockdown e poi dimenticata in un armadio.

Ma vediamo il podio degli articoli più comunemente accumulati nelle case degli italiani: al primo posto troviamo i libri (40%), seguiti da articoli da cucina (37%) e oggetti di tecnologia (31%) quali vecchi telefoni, computer o console.

COSA FARE DI TUTTO QUELLO CHE GIACE ABBANDONATO, SPESSO QUASI NUOVO?

Nonostante il decluttering sia a volte faticoso, più dell’85% degli intervistati ha ammesso di aver venduto nella propria vita almeno un oggetto usato e i motivi principali che li hanno spinti a prendere questa decisione sono stati la necessità di avere più spazio in casa (48%), donare una nuova vita a oggetti inutilizzati o che non servono più (47%) ma anche la possibilità di avere un guadagno extra (42%).

Le piattaforme second-hand come Wallapop sono quindi l’alleato perfetto: permettono di fare spazio nelle proprie case, non gettando via gli oggetti, ma dando loro una seconda vita nelle mani di qualcun altro, promuovendo così un approccio positivo all’economia circolare e uno stile di vita più sostenibile. Senza dimenticare il guadagno extra che permettono di ottenere! Il 20% degli italiani ritiene di poter guadagnare oltre 500€ vendendo oggetti inutilizzati su una piattaforma second hand come Wallapop (e il 6,7% stima in oltre 1.200€ il possibile ricavo!).

Consapevoli degli effetti positivi dell’utilizzo di queste piattaforme, il 62% degli intervistati dichiara quindi di prendere in considerazione una piattaforma second-hand come Wallapop per vendere oggetti che non usa più.

“I risultati di questa ricerca confermano una tendenza che avevamo già individuato sulla piattaforma: per gli italiani la Primavera è davvero il momento giusto per fare decluttering” – commenta Chiara Mazza, Senior PR Specialist Italy di Wallapop. “Con Wallapop, non solo aiutiamo le persone a liberarsi degli oggetti che non usano più, ma contribuiamo anche a promuovere una cultura di consumo responsabile, allungando la vita dei prodotti ed evitando la loro sovrapproduzione. Inoltre, grazie alla vendita di questi prodotti, le persone hanno la possibilità di ricavare un guadagno extra, che può essere riutilizzato per altri acquisti sulla piattaforma oppure tenuto da parte come tesoretto”.

Quindi, se possedete qualcosa che non utilizzate più e volete fare spazio in casa, non gettatelo via perché è sempre possibile rivenderlo per dargli una seconda vita e contribuire a costruire un futuro più sostenibile per noi e per il Pianeta (oltre a guadagnare denaro extra)!


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