La camicia denota immediatamente la personalità di chi la indossa: se accuratamente stirata fa emergere una personalità sicura e attenta ai dettagli, di chi non lascia mai niente al caso. Se sgualcita a causa della valigia e del viaggio fa pensare a chi non è troppo meticoloso, anzi sbrigativo e pragmatico. Insomma, dimmi che camicia indossi e ti dirò chi sei. Per questo la scelta è molto importante nel caso in cui si preferisca di indossarla per un appuntamento di lavoro. Bastano pochi accorgimenti per risultare impeccabili ottenendo risultati di successo.
Il bon ton prima di tutto. Anche la camicia ha le sue regole. Ce le spiega il Maestro Sarto Pino Peluso. “La camicia andrebbe indossata sempre sotto una giacca, sia di giorno che di sera, nel primo caso è preferibile scegliere una tonalità tra il ventaglio degli azzurri, anche a piccole righe o a quadretti se la giacca è a tinta unita. Ma dopo le 18 o da quando la luce è in fase calante la camicia deve essere rigorosamente bianca. È buon costume indossare sempre un colletto ben stirato – raccomanda Peluso- e piegato sotto i revers della giacca. La Scaface style lasciamola ad Al Pacino ”.
Ma il vero trucco, secondo il Maestro Peluso, sta nella scelta del tessuto “Consiglio sempre i cotoni Popeline o i Twill , il peso è molto importante perché farà la differenza in termini di qualità e di pregio sul risultato finale, ma se eccessivamente leggero perderemo la tenuta con il passare delle ore. Ai neofiti consiglio tessuti di media finezza, ma nel campo dei tessuti super fini, una goduria sentirli addosso ma forse eccessivi per un giovane. Il fine settimana ci possiamo sbizzarrire con i favolosi colori dei tessuti in lino, da poter indossare anche fuori dai pantaloni e gli shorts, ovviamente se il clima lo permette”.
Per quanto riguarda il colletto: “Alla coreana, alla francese, diplomatico con alette, button down o italiano è una scelta personale, che però deve essere sempre in accordo con il nodo della cravatta: se è molto largo e grosso è preferibile un collo di camicia francese o francese aperto, se è piccolo va bene anche un collo classico all’italiana”.
Dictat assoluto: “La camicia mai a mezza manica, piuttosto indossate una polo”. E infine, per i veri fuoriclasse, consiglia di rispolverare un capo poco ricordato ma di grande valore aggiuntivo: il gilet. “È il vero camaleonte dell’abbigliamento, un accessorio di stile riesce anche a donare un’immagine pulita e snella, perfetto per ogni occasione, può essere indossato in tinta o a fantasia di ogni genere e colore sotto l’abito, mentre sotto i completi spezzati o i blazer meglio utilizzare un sotto giacca in lana o cashmere”.
Da ultimo, ma non meno importante per avere successo ad un appuntamento di lavoro: “Non dimenticate mai di indossare la vostra personalità, il giusto abito per ogni occasione”. Parola del Maestro Peluso.