Onde nella foresta. L’invisibile che esiste

“Onde nella foresta. L’invisibile che esiste” è un progetto fotografico ideato e curato da Claudio Composti, art director di mc2gallery e curatore indipendente, in collaborazione con Tenuta de l’Annunziata il cui bosco energetico di 13 ettari è un unicum non solo in Italia, ma anche in Europa.

L’idea della mostra nasce dalla consapevolezza che il binomio natura-uomo è quanto mai attuale: due anni di isolamento e pandemia hanno portato a riscoprire il valore degli spazi all’aperto e l’importanza della natura e dei suoi benefici effetti sull’equilibrio psico-fisico. Le fotografie di Marco Lanzetta, da sempre dedicate al tema della foresta, forniscono così una chiave di lettura inedita per raccontare la relazione Uomo-Albero. Relazione che in Tenuta de l’Annunziata diventa esperienza pratica. Mappato dal bio architetto Marco Nieri, infatti, il bosco bioenergetico di Tenuta de l’Annunziata è un vero e proprio “parco del benessere” grazie al quale il piacere di una passeggiata nella natura si trasforma in un momento di benessere psico-fisico grazie ai percorsi meditativi guidati da Margot Errante, insegnante di discipline contemplative asiatiche e curatrice dei programmi e delle attività che si svolgono nel bosco.

Per Marco Lanzetta fotografare i boschi e le foreste significa aprire un portale ed entrare, attraverso l’immagine, in uno stato introspettivo. L’Uomo è Natura: Dante stesso utilizzò l’immagine de “la selva oscura” come simbolo iniziatico del suo percorso. In diverse culture la foresta è luogo di iniziazione, rappresenta la connessione tra creato e individuo. L’albero unisce terra e cielo, con i rami verso l’alto e le radici nel sottosuolo, è un collegamento tra mondo visibile e mondo sotterraneo. La foresta è un archetipo: entrare nel bosco significa entrare in noi stessi, in un mondo fatto di sentire, di paure, di mistero, di energie, profumi, odori, rumori che fanno tutti parte di un’esperienza sinestesica che tocca nel profondo e coinvolge con tutti i sensi. Anche per Marco Lanzetta, quindi, entrare in una foresta significa intraprendere un viaggio interiore, in un luogo dove s’incontrano l’io cosciente e l’inconscio, dotato di vita propria. “Se questo percorso interiore avviene con coraggio, apertura mentale, consapevolezza e curiosità sincera – spiega – allora la foresta, reale o intima, può rivelarsi una sorgente di energia, pace e illuminazione”.

Per approfondire la tematica, sabato 30 aprile alle ore 18.00 nell’Area Talk di MIA FAIR si terrà una conversazione con Marco Lanzetta Bertani, Margot Errante e Marco Nieri.


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