Giornata Internazionale per la riduzione del rischio dei disastri naturali, il ruolo dei volontari

Terremoti, alluvioni ed emergenze, sono questi i contesti in cui opera il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta – CISOM, fornendo supporto in ambito medico sanitario e logistico, per mettere in sicurezza più vite possibili.

In occasione della Giornata Internazionale per la riduzione del rischio dei disastri naturali (13 ottobre), il CISOM racconta il grande lavoro dei volontari soccorritori che, con grande tempestività ed efficienza, assistono, anche a rischio della propria vita, chi è in pericolo. Per ridurre al minimo l’esposizione ai rischi nel nostro Paese, il CISOM promuove tra la popolazione le buone pratiche di protezione civile e aderisce, il prossimo 24 ottobre, all’XIa edizione della Campagna “Io non rischio”, promossa dal Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, che punta a sensibilizzare gli italiani sui comportamenti da adottare durante eventi calamitosi.

“Nel momento in cui la sala operativa del Dipartimento della Protezione Civile attiva il CISOM, il tempo massimo di partenza delle prime squadre VePI – Valutazione e Pronto Impiego è di tre ore – dichiara Luigi Di Iorio, Responsabile della Colonna Mobile Nazionale e della Sala Operativa Nazionale del CISOM – Rispetto alle emergenze idriche o idrogeologiche che vedono il coinvolgimento delle unità di soccorso CISOM per un tempo limitato ad alcune settimane, quando si ha a che fare con un evento sismico sappiamo da subito che i tempi saranno più lunghi. Nel 2009 a L’Aquila il CISOM è arrivato sul posto poco dopo il sisma ed è rimasto fino a dicembre. Otto mesi che hanno visto l’attivazione di quasi 2000 volontari e un grande dispiego di forze ed energie. Il CISOM, infatti, ha curato l’assistenza alla popolazione, organizzato e gestito autonomamente tutti i servizi di campi di accoglienza, sia dal punto di vista logistico (vettovagliamento, attendamento, servizi igienici ecc.) che sotto il profilo sanitario con assistenza medica, psicologica e veterinaria”.

In determinati eventi di grande dimensione collettiva (maxiemergenze) ma anche in circostanze gravi ma più circoscritte, il CISOM si avvale del team di psicologi dell’emergenza che si occupa sia delle persone direttamente coinvolte negli eventi critici sia dei soccorritori (vittime terziarie).

“Lo psicologo dell’emergenza – spiega Pierluigi Policastro, responsabile degli psicologi dell’emergenza del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta – CISOM – È un professionista sanitario, esperto nell’applicazione delle discipline psicologiche e quindi competente sull’area della relazione, della comunicazione, del funzionamento psicologico delle persone. Il nostro compito in contesti emergenziali prevede di aiutare le persone coinvolte nelle emergenze ad esprimere i propri sentimenti e, quando non riescono a farlo in autonomia, di aiutarli a farlo, tenendo sempre in considerazione che non dobbiamo obbligare nessuno o essere eccessivamente direttivi. Il professionista psicologo dell’emergenza CISOM considera la persona nel suo insieme, perché se ci si concentra solo sull’analisi dei sintomi o su una sola parte della problematica individuale emergente, si tende a perdere di vista la persona nel suo insieme con il rischio conseguente di trascurare la necessaria attenzione alla componente relazionale che porta sempre con sé ogni azione di supporto e cura alle persone a cui eroghiamo le nostre prestazioni di aiuto e soccorso sanitario”.

 


Pubblicato

in

,

da

Tag:

Pin It on Pinterest