Uccisione dei pulcini maschi: stop a questa pratica crudele

Foto di Andreas Göllner da Pixabay

È di pochi giorni fa la notizia che il governo tedesco ha approvato un decreto legge che spera di porre fine all’uccisione dei pulcini maschi entro il 2022. L’uccisione dei pulcini di un giorno nella produzione delle uova rappresenta una delle questioni etiche più spinose, evidenziata anche dai veterinari, dagli attivisti della protezione animale, dai semplici cittadini e addirittura dagli stessi produttori di uova.

Ogni anno, solo in Italia, sono circa 25 milioni i pulcini maschi che vengono uccisi appena nati. Non potendo deporre uova i maschi sono considerati scarti e quindi vengono uccisi appena nati all’interno degli incubatoi, triturati vivi o soffocati.

Proprio per fermare questa crudeltà, Animal Equality ha lanciato un’importante petizione rivolta al Governo italiano per chiedere che vengano introdotte in Italia le tecnologie in-ovo sexing, tecnologie già esistenti e diffuse anche in altri paesi europei.

Oggi la petizione ha raggiunto un traguardo importante: sono infatti oltre 50.000 i cittadini italiani che si sono uniti ad Animal Equality per chiedere alle Istituzioni un impegno concreto che dia una svolta alla situazione e che finalmente eviti l’uccisione di milioni di animali ogni anno.

L’impegno delle aziende e dei produttori per introdurre l’in-ovo sexing in Italia

In parallelo al lavoro istituzionale e di campagna, il dipartimento di sensibilizzazione aziendale di Animal Equality ha portato avanti il lavoro con le aziende produttrici di uova nel nostro Paese ottenendo i primi importanti risultati concreti per i pulcini maschi.

Pochi giorni dopo il lancio della nostra campagna “Stop strage dei pulcini” , Coop – la più grande catena di supermercati in Italia – ha pubblicato una dichiarazione sul proprio sito in cui si impegna a introdurre le tecnologie in-ovo sexing appena possibile.

Quello di Coop è stato il primo impegno del genere in Italia, ma non l’ultimo. A dicembre infatti, in collaborazione con Animal Equality anche Assoavi, l’associazione di categoria dei maggiori produttori di uova in Italia, ha dichiarato di impegnarsi a favorire l’introduzione delle tecnologie in-ovo sexing in Italia. Si tratta di un impegno storico che permetterà di risparmiare enormi sofferenze a milioni di pulcini maschi, ogni anno.

Manca la voce delle istituzioni anche in Italia

Le aziende produttrici di uova stanno facendo la loro parte per ridurre la sofferenza dei pulcini maschi, una soluzione a questa sofferenza economicamente sostenibile, infatti, esiste e sono le tecnologie in-ovo sexing. Ora però anche il Governo e le istituzioni dei ministeri che lavorano ogni giorno nonostante le scelte dei politici devono fare la propria parte.

Con la nostra petizione chiediamo che le istituzioni italiane facciano quanto in loro potere per:

Favorire l’introduzione di queste tecnologie nell’industria in Italia;

Esprimersi pubblicamente a favore dell’introduzione di queste tecnologie nell’industria in Italia;

Appoggiare i report e gli studi veterinari che consigliano l’introduzione di queste tecnologie, favorendone anche la circolazione tra le associazioni di categoria nel nostro Paese e promuovendo la conoscenza di queste importanti innovazioni tecnologiche;

Sostenere le aziende e le associazioni di categoria che si dichiarano pubblicamente a favore dell’introduzione di queste tecnologie

Oltre agli attivisti, anche i cittadini e i consumatori stanno chiedendo a gran voce che questa uccisione ingiusta abbia fine. Mettere fine all’abbattimento sistematico dei pulcini maschi di un giorno è un primo passo di civiltà fondamentale.


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