Tragedia di Corinaldo: un docufilm per ricordare

La sera dell’8 dicembre 2018 una mamma e cinque ragazzi rimangono vittime della calca creata da un gesto assurdo, lo spruzzo di una bomboletta di spray urticante, mentre la folla attende l’inizio di un concerto, alla Lanterna Azzurra di Corinaldo.

Il panico si crea in un attimo, una delle porte di sicurezza è bloccata e l’unica via d’uscita è su un ponticello a cui cedono i supporti laterali facendo precipitare le prime persone uscite nel fossato sottostante a causa della pressione del resto della gente. Sei vittime, circa 149 feriti e un locale fuori norma.

Comincia così la storia di una rinascita e di una riflessione di un gruppo di adolescenti presenti quella sera, in cui Eleonora Girolimini, Asia Nasoni, Emma Fabini, Daniele Pongetti, Benedetta Vitali e Mattia Orlandi persero la vita. Da qui parte il docufilm “Parlare nel silenzio, nascita di un manifesto”, voluto da CO.GE.U, il comitato di genitori che si è costituito a Senigallia a seguito di quella tragedia e che è poi evoluto in Associazione aperta anche ai ragazzi, dove giovani e adulti collaborano per un unico scopo: un divertimento più sicuro per fare sì che un fatto simile a quello di Corinaldo non accada mai più.


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