Il COVID-19 non provoca fibrosi polmonare

Le prime autopsie fatte sulle vittime del virus di Wuhan (COVID-19) hanno dimostrato differenze significative tra i decessi per questa malattia e coloro che sono morti di SARS, secondo il pneumologo cinese Zhong Nanshan.

Lo scienziato ha sottolineato che, a differenza di quelli che sono morti a causa della SARS, le autopsie delle prime due morti per il recente focolaio di coronavirus hanno trovato che i polmoni dei morti a causa del COVID-19 non hanno una significativa fibrosi polmonare, o tessuto polmonare ispessito e rigido. Invece, hanno gravi infiammazioni e accumulo di muco, tutte cose che causano difficoltà respiratorie.

Nel frattempo, il Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie ha scoperto che COVID-19 è più contagioso della SARS e della MERS ma con un tasso di mortalità ridotto, che si attesta intorno al 2,3 percento. SARS e MERS avevano tassi di mortalità rispettivamente del 9,6 e 35%.


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