La molecola che fermerà il Parkinson

Una nuova ricerca fatta in Spagna potrebbe aver trovato un modo per fermare e persino invertire la degenerazione neurale specifica della malattia di Parkinson, una condizione neurodegenerativa caratterizzata da sintomi come tremore, compromissione dell’equilibrio e lentezza del movimento.

Sebbene le cause di questa malattia non siano chiare, lo sviluppo del Parkinson è associato a certi meccanismi tossici che si stabiliscono nel cervello.

Uno dei meccanismi principali è la formazione di aggregati noti come “corpi di Lewy”, che interrompono la normale attività delle cellule nervose.

Qesti aggregati sono fatti di una proteina chiamata “alfa-sinucleina”.

Sebbene i ricercatori sappiano che l’alfa-sinucleina svolge un ruolo importante nel morbo di Parkinson, così come in diverse forme di demenza, non è ancora chiaro come venga prodotta nel corpo e quale ruolo essa svolga nel cervello sano.

Tuttavia, agendo sull’alpha-sinucleina si potrebbe porre fine al deterioramento della funzione motoria che avviene nel Parkinson.

Recentemente, un team di ricercatori dell’Universitat Autònoma de Barcelona in Spagna ha identificato una molecola speciale che non solo blocca la neurodegenerazione, ma può anche invertirla.

La ricerca presentata su PNAS, dice che la molecola, denominata SynuClean-D, impedisce all’alfa-sinucleina di formare degli aggregati.

La molecola è stata testata in vitro e ora sarà testata in vivo sul verme Caenorhabditis elegans, che viene spesso usato nella ricerca sul Parkinson.


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