Il commercio online del vino in Italia è in ritardo

Il commercio online del vino in Italia è in ritardo rispetto ad altri paesi. Marco Magnocavallo, Founder di Tannico, e P101 Insightful Venture Capital esaminano i motivi di questo ritardo

Quando si parla di mercato online del vino sono in molti a etichettarlo come nicchia, ma è veramente un segmento così ridotto?

Partiamo da alcuni semplici dati:

· Oltre 100.000 le aziende vitivinicole italiane;

· Quasi 10 miliardi di Euro il valore del vino venduto in Italia;

· Oltre il 10% del mercato è composto da vino con un prezzo oltre i 7 Euro, quello che viene definito vino da enoteca;

· Più di 1 milione di italiani consumano vino da enoteca;

· Nel mondo il mercato del vino totalizza 250 miliardi di Euro;

Possono bastare questi quattro dati per capire come il mercato del vino non sia una nicchia quanto invece, in Italia ma anche in Europa, un mercato enorme e per l’online un canale ancora largamente inesplorato e con una sicura crescita per gli anni a venire.

Quali sono quindi i motivi per cui in Italia, rispetto ad alcuni paesi europei come la Francia e il Regno Unito, la penetrazione delle vendite online di vino si attesta ancora solo allo 0,5% del mercato?

Il primo elemento è legato al ritardo nella crescita delle vendite online in Italia rispetto agli altri paesi. Un ritardo che ci trasciniamo da anni e che lentamente stiamo recuperando in tutte le categorie merceologiche (e-commerce italiano a +16% nel 2015 secondo i dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano). Un secondo punto è sicuramente legato alle abitudini storiche degli italiani che sono abituati da sempre – ma sempre di meno per le nuove generazioni – ad acquistare il vino direttamente in cantina dal produttore. In ultimo c’è un motivo difficilmente spiegabile ma che registriamo parlando con le persone ed effettuando interviste dirette quando ci viene detto: “si può veramente comprare il vino online?”. Ebbene sì, il vino si può comprare online: è più comodo, c’è una scelta più ampia e non è necessario spaccarsi la schiena trasportando casse pesantissime dal negozio a casa.


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