Il sindaco di Cannes ha vietato il burkini in spiaggia

Il sindaco di Cannes, in Francia, ha proibito alle donne che indossano un burkini di fare il bagno sulla Costa Azzurra.

Il burkini è un costume da bagno che soddisfa tutti i requisiti della Sharia e copre una grande parte del corpo, tra cui il capo. Le donne che non rispetteranno il divieto potranno essere multate, con un’ammenda di 38 euro.

È stato riferito che il sindaco ha firmato un’ordinanza una quindicina di giorni fa, che vieta l’accesso alle spiagge a coloro che “non hanno una tenuta corretta, rispettosa del buon costume e della laicità, che rispetti le regole d’igiene e di sicurezza dei bagnanti, nel dominio pubblico marittimo. Indossare abiti durante il bagno ha una connotazione contraria a questi principi ed è altrettanto vietato”, dice il testo.

“I costumi da bagno, che palesemente ostentano l’appartenenza a una religione, mentre la Francia è bersagliata dagli attacchi terroristici, può creare un rischio di disturbo dell’ordine pubblico, che dovrebbe essere evitato”, prosegue l’ordinanza del sindaco.

Un altro sindaco, quello di Villeneuve-Loubet, ha successivamente vietato “l’accesso alla spiaggia a tutte le persone che non hanno una tenuta corretta, rispettosa del buon costume e del principio di laicità, attenta alle regole di igiene e alla sicurezza dei bagnanti”.

Nell’aprile 2011 in Francia era stato imposto il divieto di indossare l’abbigliamento musulmano, che copre completamente la faccia. La legge francese vieta tali vestiti nei luoghi pubblici. Questi indumenti possono essere indossati a casa, nelle camere degli hotel, nei locali delle associazioni private e delle imprese, così come nei luoghi di culto. La Corte europea dei diritti dell’uomo nell’estate del 2014, ha considerato questo divieto un atto legittimo.


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