Una donna di 28 anni ha partorito un bambino sano utilizzando il tessuto ovarico che le era stato rimosso e congelato nella sua infanzia.
Non si sapeva, prima di questo caso, se il tessuto prelevato alle ragazze prima della pubertà potesse svilupparsi e produrre ovuli maturi.
Il fatto che sia stato possibile procreare in questo modo dà speranza a migliaia di ragazze vittime di cancro giovanile e di trattamenti come la chemioterapia, che possono danneggiare le ovaie, provocando infertilità.
La paziente 28enne, nata nella Repubblica del Congo, ma trasferitasi in Belgio da 11 anni, aveva ricevuto un trapianto del midollo osseo da suo fratello per trattare la sua anemia falciforme.
I medici le avevano rimosso l’ovaio destro, poco prima che compisse 14 anni e le avevano congelato dei frammenti di tessuto. Lo sviluppo puberale e la crwscita del seno c’erano stati, ma la giovane non aveva iniziato il suo periodo mestruale.
A causa del cancro, la ragazza non aveva più alcun ovaio funzionante e a 15 anni, i medici le avevano prescritto una terapia ormonale sostitutiva per indurre le mestruazioni.
Dieci anni più tardi, la donna aveva deciso di mettere su famiglia e i medici dell’ospedale Erasmus, della Libera Università di Bruxelles, avevano interrotto la terapia ormonale sostitutiva e avevano innestato alla donna quattro frammenti del tessuto ovarico congelato, al restante ovaio sinistro e altri frammenti nella zona circostante.
Il tessuto trapiantato aveva iniziato a rispondere agli ormoni e a creare follicoli contenenti ovuli. Cinque mesi più tardi la donna aveva avuto le mestruazioni e dopo due anni, era rimasta incinta naturalmente con il suo partner e dato alla luce un bambino in buona salute, nato nel mese di novembre dello scorso anno.
Il caso della donna, a cui il tessuto ovarico era stato rimosso quando aveva solo 13 anni e 11 mesi di età, è stato descritto sulla rivista ‘Human Reproduction’.