Vassily Kandinsky. La collezione del Centre Pompidou in mostra a Milano

E’ in corso a Palazzo Reale a Milano, fino al 27 di aprile 2014, la mostra dedicata all’artista russo Vassily Kandinsky.

Oltre 80 opere provenienti dal Centre Pompidou, sono giunte nella capitale lombarda da Parigi e conducono lo spettatore attraverso l’arte di uno dei padri dell’astrattismo pittorico.

Fra schizzi, disegni e alcune delle tele più conosciute, si scopre la concezione delle forme, del colore, dell’arte e le tappe fondamentali della vita del maestro, noto non solo per la sua arte pittorica ma anche per essere stato uno degli intellettuali più eclettici ed impegnati della sua epoca.

La mostra, promossa e prodotta dal Comune di Milano e Palazzo Reale, col Centre Pompidou, 24 Ore Cultura – Gruppo 24 Ore e Arthemisia Group – è organizzata in quattro sezioni, dedicate ai periodi più importanti della vita del pittore, dagli anni in Russia, dove nasce nel 1866, a quelli in Germania, dove si forma, esordisce e lavora come artista, fino alla morte che avviene in Francia, a Parigi, nel 1944.

Il percorso espositivo, curato dalla storica dell’arte e conservatrice del Centre Pompidou Angela Lampe, si snoda attraverso alcune delle opere più note del maestro, fra cui “Giallo – Rosso – Blu” del 1925, “Su Bianco II” del 1923, “Griglia Nera” 1922, “Accento in rosa” 1926, “Composizione IX” e “Blu di Cielo” (1940).

Attraverso queste tele lo spettatore assiste ad una vera e propria evoluzione della pittura di Kandinsky. Le linee si svincolano sempre di più dall’oppressione della forma e assumono un significato ed una importanza propria. L’oggetto si smaterializza fino ad assumere più semplicemente le sembianze del quadrato, del triangolo e del cerchio, tanto caro a Kandinsky, posti in composizioni sempre equilibrate ed eleganti. Anche il colore subisce notevoli cambiamenti: dai toni vivaci e forti delle antiche icone russe, che rappresentano il legame che l’artista ha con la sua terra, alla scelta dei colori fondamentali del rosso, del giallo e del blu e poi alla predilezione dei toni chiari ed i colori pastello, scelta influenzata dalla vita parigina del maestro e dalla luce chiara che vi è nella capitale francese.

Kandinsky attraverserà alcuni degli anni più bui della storia dell’Europa, come quelli della Seconda guerra mondiale, ma nelle sue opere, a differenza di altri pittori, non lascia trapelare il dolore o la tragedia, egli si astrae e si isola in un mondo che ci riporta al sogno, alle figure di piccoli insetti colorati e sospesi in un cielo azzurro e ad un’atmosfera apparentemente scanzonata ma che, chissà, racchiude in sé una via d’uscita dall’orrore di una guerra di cui il maestro non riuscirà a vedere la fine.

La mostra, inserita com’è nello splendido contesto di Piazza Duomo, rappresenta, oltre che l’occasione per vedere dal vivo i capolavori del maestro, anche un’idea per trascorrere un week-end a Milano e visitare una delle città più belle d’ Italia.


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