Il tungsteno dei nostri computer e cellulari raddoppia il rischio di ictus

ictusAlti livelli di tungsteno nel corpo potrebbero raddoppiare il rischio di ictus, secondo un nuovo studio pubblicato su PLOS ONE.

Utilizzando i dati di una grande ricerca fatta negli Stati Uniti, lo studio ha dimostrato che alte concentrazioni di tungsteno, risultante dalle analisi delle urine, è fortemente associato con un aumento dell’ictus, in una percentuale approssimativamente pari al 50%.

Condotto da un team dell’Università di Exeter, lo studio ha riguardato 8.614 partecipanti di età compresa tra 18 e 74 anni, studiati per un periodo di 12 anni.

Il tungsteno negli ultimi anni viene sempre più utilizzato in alcuni prodotti di consumo quotidiano, come telefoni cellulari e computer, nonché in un certo numero di prodotti industriali e militari.

Durante la fabbricazione di oggetti, inoltre, piccole quantità di metallo potrebbero depositarsi nell’ambiente, finendo nell’acqua e nei terreni agricoli, con conseguenze per la salute in gran parte sconosciute.

Lo studio, inoltre, mostra che il tungsteno potrebbe essere un fattore di rischio significativo per l’ictus nelle persone che hanno meno di 50 anni.

Secondo i dati dall’organizzazione mondiale della sanità (OMS), l’ictus è attualmente la seconda causa di morte nel mondo occidentale, dopo la cardiopatia. È anche la principale causa di disabilità negli adulti, spesso causando perdita del controllo motorio, incontinenza urinaria, depressione e perdita di memoria.


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