Il cervello di Einstein aveva gli emisferi eccezionalmente ben collegati

einsteinL’emisfero sinistro e quello destro del cervello di Einstein erano eccezionalmente ben collegati. Questo avrebbe potuto contribuire alla sua eccezionale intelligenza, secondo l’antropologo Dean Falk dell’Università della Florida che ha condotto uno studio, utilizzando una tecnica messa a punto da alcuni suoi colleghi cinesi.

Lo scienziato morto negli Stati Uniti nel 1955 all’età di 76 poteva mettere in prospettiva ciò che la scienza già conosceva all’interno del suo cervello.

È grazie a una nuova tecnica sviluppata in Cina, che il dottor Falk è stato in grado di studiare la connettività tra gli emisferi del cervello di Einstein.

L’elevata interattività tra queste due parti del cervello può facilitare la comunicazione interemisferica.

Il metodo cinese consente di analizzare in modo minuzioso il corpo calloso del cervello.

Così, i ricercatori hanno utilizzato la tecnica per confrontare il corpo calloso di Einstein a quello di altre persone.

E’ emerso che lo scienziato aveva molte più connessioni tra i suoi emisferi cerebrali rispetto agli altri uomini giovani e meno giovani.

I dettagli di questo studio sono stati pubblicati sulla rivista Brain.


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