I credenti sono meno intelligenti degli atei

I credenti sono meno intelligenti degli atei. A questa conclusione è giunta la sintesi di una revisione di 63 studi condotti dai ricercatori dell’Università di Rochester, negli Stati Uniti, dal 1921.

atei.credentiDa 53 studi è emersa una relazione negativa tra religiosità e intelligenza. I soggetti con quoziente intellettuale elevato avevano meno probabilità di essere credenti rispetto alla media nazionale.

Se l’intelligenza è “la capacità di ragionare, di anticipare, risolvere i problemi, pensare astrattamente, comprendere le idee complesse, imparare in fretta e imparare dalla propria esperienza “, “l’irrazionalità della religione è poco attraente per la gente “intelligente” , ha concluso lo studio.

Naturalmente, l’analisi non dice esplicitamente che la fede rende stupidi, ma rileva che le persone con un quoziente intellettuale più alto sono più propense ad allontanarsi dalla religione.


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