Una tira l’altra: il misterioso piacere delle patatine fritte

Una tira l’altra. Se uno mangia una patatina fritta poi non può fare a meno di mangiarne altre, anche senza rendersene conto. Rari sono coloro che riescono a fermarsi prima di finire un pacchetto iniziato dei famosi snack.

patate.fritteMa perché le patate fritte sono irresistibili? Questa è la domanda che si sono posti i ricercatori dal centro Emil Fisher dell’università Friedrich-Alexander d’Erlangen-Nuremberg in Germania.

E’ emerso dal loro studio che si mangiano patatine per piacere e non per fame. Questo disturbo colpisce centinaia di milioni di persone in tutto il mondo.

Finora, gli studi avevano detto che grassi e carboidrati impediscono che giunga al cervello il messaggio di sazietà.

I ricercatori, però, nel loro studio hanno proposto a un gruppo di ratti una miscela di grassi equivalenti a quelli contenuti nelle patatine fritte, notando che non attivavano le stesse aree del cervello delle patatine fritte.

Sottoposti alla risonanza magnetica, i ratti hanno evidenziato che, quando avevano mangiato chips, in loro si attivavano le aree cerebrali preposte alla ricompensa e alla dipendenza e quelle relative al sonno, all’attività e al movimento. Mescolando altri grassi e carboidrati invece non si presentavano tali reazioni.

Le patate fritte attivano dunque la zona cerebrale associata al piacere.

I ricercatori devono fare altri studi per poter comprendere il mistero per cui le patatine fritte siano così piacevoli.

Lo studio è stato presentato al Congresso annuale dell’American Chemical Society (ACS).


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