Secondo i risultati di un recente studio, oltre alla dopamina, c’è una nuova molecola che è preposta al piacere e che è alla base della chimica della gioia, del ridere e anche della dipendenza.
Si tratta della orexina anche nota come ipocretina-1, che ha a che fare con i neuroni che si trovano nelle stesse aree dove la dopamina agisce per influenzare le sensazioni di piacere e ricompensa.
I livelli di questa molecola aumentano notevolmente quando gli esseri umani sono felici ma diminuiscono quando sono tristi.
Nel 2000, Jerome Siegel, professore di psichiatria alla University of California Los Angeles e i suoi colleghi avevano già trovato che le persone che avevano sofferto di profonda sonnolenza diurna e di debolezza muscolare improvvisa associata narcolessia avevano anche mostrato un’assenza nel cervello dei neuroni che regolano l’ipocretina.
In un nuovo studio pubblicato su Nature Communications, il gruppo di Siegel ora dice che l’ipocretina-1 aumenta con le emozioni positive, le interazioni sociali.
In uno studio fatto su otto pazienti con epilessia, i ricercatori hanno misurato i livelli di ipocretina-1 e un ormone chiamato MCH, che concentra la melanina.
E’ emerso che il deficit di ipocretina può essere alla base della depressione e che invece l’ormone MCH viene rilasciato in minima parte durante la veglia e aumenta notevolmente durante il sonno.
La ricerca suggerisce che accrescere l’ipocretina potrebbe elevare l’umore e la vigilanza negli esseri umani, gettando le basi per possibili futuri trattamenti di disturbi psichiatrici come la depressione.