Due lavoratori su cinque prendono regolarmente antidolorifici per poter gestire la propria vita e portare avanti la propria attività, secondo una nuova ricerca condotta su 3.100 volontari dalla Nuffield Health, in Gran Bretagna.
Tuttavia, un lavoratore su tre è preoccupato e teme di sviluppare qualche forma di dipendenza, soprattutto perché sceglie forti antidolorifici come quelli contenenti codeina o oppiacei.
La ricerca ha mostrato che uno su quattro adulti prende regolarmente antidolorifici per almeno cinque anni. Uno su otto assume quotidianamente da una a cinque pillole. Spesso i pazienti superano la dose raccomandata del farmaco. Una persona su tre assume antidolorifici potenti come la codeina. Il 7% prende medicinali a base di oppioidi. Un lavoratore su dieci oltre all’antidolorifico assume regolarmente anche i sonniferi.
Gli esperti mettono in guardia da questo tipo di comportamento. Gli antidolorifici possono avere effetti collaterali (nausea, sonnolenza, problemi di stomaco…) e se usati a lungo potenzialmente possono provocare malattie nefrologiche, cardiache ed epatiche.
Per i ricercatori, molti adulti prendono antidolorifici perché questi rappresentano un modo facile ed economico per lenire i sintomi, senza cercare la causa sottostante che li scatena. Questo, però, porta a peggiorare il problema e non a risolverlo.