Lo spazio di coworking iperconnesso del futuro

In Arabia Saudita si sta accelerando la costruzione del sedicente “faro del cambiamento” NEOM e The Line – la “megalopoli” utopica, connessa, intelligente e sostenibile – che promette un ambiente pulito e iperconnesso che incorpora AI, IoT e trasporti automatizzati in uno spazio di lavoro e di vita ripensato. Pur dividendo le opinioni, non c’è dubbio che l’ambizioso progetto porti il concetto di edificio intelligente in un nuovo ambito.

Altrove, i visionari del settore immobiliare, gli architetti e i progettisti stanno dando vita alle loro ambizioni di smart building in modi più immediati. Sono innovativi e ambiziosi: modellano i loro progetti per massimizzare l’efficienza energetica, per adattarsi ai cambiamenti di comportamento e per connettersi a infrastrutture digitali sicure. Juniper Research prevede che entro il 2026 150 milioni di edifici adotteranno tecnologie per gli edifici intelligenti, con una crescita che dovrebbe aumentare del 150% tra il 2022 e il 2026. Gli edifici intelligenti stanno già cambiando il modo in cui ci connettiamo e lo spazio di co-working è all’avanguardia.

Gli spazi per uffici iperconnessi ed efficienti dal punto di vista energetico sono molto richiesti: gli spazi di coworking continuano a crescere in popolarità, poiché la nuova ondata di lavoratori a distanza cerca di emulare l’esperienza collaborativa digitale e sociale che otterrebbe da uno spazio di lavoro tradizionale. Secondo le previsioni, il settore registrerà una crescita annua del 17% fino al 2028 e si stima che avrà un valore di 24 miliardi di dollari entro il 2030, rispetto ai 6,9 miliardi del 2021. Quest’anno si prevede che ci saranno 41.000 spazi di co-working a livello globale.

La domanda di spazi di co-working segue la traiettoria del lavoro ibrido, che continua a crescere in popolarità e praticità sia tra i datori di lavoro che tra i dipendenti: secondo un recente studio di CIPD, l’83% delle aziende del Regno Unito adotta attualmente pratiche di lavoro ibride. Anche se ci sono variazioni regionali, il fenomeno è simile in tutto il mondo. Uno studio internazionale ha rilevato che la Francia è in cima alla classifica dei Paesi che adottano il lavoro ibrido, scelto dal 76%, seguita dal Canada. Negli Stati Uniti, si stima che il 40% dei dipendenti “remote capable” – quelli il cui ruolo non è legato a una sede specifica – lavori da remoto un giorno alla settimana.

Un numero crescente di “nomadi digitali” sta anche aumentando la popolarità degli spazi di co-working. Si stima che 35 milioni di lavoratori uniscano il loro amore per i viaggi alla possibilità di rimanere connessi e lavorare da qualsiasi luogo.

La necessità di spazi di lavoro sociali

Se da un lato i dipendenti amano la flessibilità e l’economicità del lavoro ibrido, dall’altro possono sentirsi isolati senza una strategia formale di lavoro da remoto. Gli esseri umani hanno bisogno di contatti sociali, ma i lavoratori a distanza possono sentirsi disconnessi, disimpegnati e soli. Lo spazio di co-working offre opportunità di networking, collaborazione, concentrazione e aumento della produttività, promuovendo al contempo un forte senso di comunità.

Gli spazi di co-working presentano altri due vantaggi fondamentali che sono alla base della crescita del settore: l’accesso alle più recenti tecnologie digitali di rete, collaborazione e connettività – senza la necessità di investire direttamente – e l’esperienza di un’infrastruttura più pulita, verde e sostenibile. Questi due fattori sono alla base di un’entusiasmante ondata di spazi di co-working che utilizzano la connettività mobile 5G per offrire un’esperienza di lavoro innovativa e coinvolgente.

Più dati richiedono più larghezza di banda

Enormi quantità di dati devono essere generate, condivise e archiviate affinché un edificio possa offrire un’esperienza IoT automatizzata e connessa all’avanguardia. Questo comporta un’enorme richiesta di reti informatiche, che non potrà che aumentare man mano che ci affideremo a tecnologie e applicazioni digitali sempre più richiedenti dati, come l’intelligenza artificiale.

Il viaggio verso il “Net Zero”

Man mano che le organizzazioni accelerano il loro percorso verso il net zero diventerà ancora più importante raccogliere e analizzare dati significativi in tempo reale su una serie di fattori, dalle emissioni all’utilizzo dell’acqua, richiedendo una maggiore larghezza di banda e una bassa latenza per misurare e comunicare i risultati in tempo reale.

Ottimizzazione del 5G per un’esperienza di co-working sicura, connessa e sostenibile

La rete privata 5G soddisfa questi requisiti con una solida sicurezza, elevate prestazioni, maggiore portata e massima efficienza, supportando applicazioni avanzate come la realtà aumentata e virtuale (AR/VR), con videoconferenze in Ultra HD. È destinata a rappresentare un elemento di differenziazione molto forte all’interno dello spazio di coworking.

L’azienda immobiliare di co-working Icade, insieme a Colt e a un consorzio di partner, è un’organizzazione che ha già sperimentato con successo una rete privata standalone 5G end-to-end a La Defense, a Parigi, nell’ambito della sua visione sulle funzionalità degli edifici intelligenti. La sperimentazione, prima nel suo genere, è stata un banco di prova per portare la connettività digitale 5G sicura e ultra-affidabile a bassa latenza all’ufficio di Parigi: bassa latenza significa che le applicazioni e i dati girano più velocemente e senza intoppi, per una migliore esperienza dell’utente.

Colt è a capo del consorzio ed è responsabile della connettività WAN, compresi i servizi di temporizzazione 5G e di piattaforma Edge per l’implementazione di reti Open RAN (Radio Access Network) e di reti virtuali 5G Standalone Core. L’Open RAN è un tipo di architettura di rete che consente a diversi fornitori di interconnettersi e fornire i propri componenti, servizi e competenze specifiche; si tratta di una rete aperta, flessibile e multivendor.

La sicurezza è una componente intrinseca del 5G privato ed è fondamentale per la sperimentazione. La crittografia e l’autenticazione basata su SIM nelle reti cellulari private consentono misure di sicurezza fisica che eliminano efficacemente gli attacchi basati sulle credenziali. Inoltre, l’architettura si basa sulla tecnologia Private Edge Computing, sia presso la sede del cliente che nell’infrastruttura centrale di Colt. Tutte le applicazioni e le funzioni Open RAN sono distribuite su questa piattaforma Private Edge, eliminando la necessità di implementarle nel Cloud pubblico.

Risultati innovativi

La sperimentazione ha testato una serie di casi d’uso diversi, esplorando aree come la connettività 5G indoor, l’uso di robot nell’ambiente d’ufficio e le tecnologie di realtà aumentata per i gestori delle strutture. I partecipanti alla sperimentazione che hanno utilizzato gli spazi di co-working hanno sperimentato vantaggi quali:

Connettività 5G per smartphone: gli hotspot Airspan Airspot 7621 Indoor 5G sono affidabili, facili da usare e offrono prestazioni elevate; sono uno degli elementi principali dell’infrastruttura 5G installata nell’edificio.

Team di accoglienza a distanza: gli utenti possono sfruttare la rete 5G per installare una soluzione di telepresenza mobile negli uffici per fornire accoglienza e assistenza a distanza ai clienti; i clienti potranno utilizzare il robot di telepresenza installato nei locali per interagire con i team di ricezione e assistenza remota.

Videoconferenza Ultra HD: una soluzione di collaborazione che permette di collegare tra loro diversi siti remoti; gli utenti cambiano il modo di collaborare con i colleghi, incontrandoli “quasi” fisicamente mentre sono in remoto grazie a telecamere ad alta definizione e a una connessione ad altissima velocità.

Realtà aumentata: i potenziali clienti possono visitare, configurare e proiettarsi nei futuri siti in affitto utilizzando una piattaforma 3D che consente loro di leggere contenuti HD in realtà aumentata.

La sperimentazione è stata concepita come modello per i futuri requisiti degli edifici intelligenti. L’aspetto incredibilmente entusiasmante è che ha dato vita non solo a una visione del luogo di lavoro del futuro, ma anche a una realtà.

Smartbuilding e co-working in Italia

In Italia il tema degli smart building è sempre più oggetto di attenzione. Non solo per l’importante filiera attorno ad esso, che ogni anno genera 130 miliardi di euro di fatturato, ma anche per gli sfidanti obiettivi che la Commissione Europea ha posto al nostro paese per rendere gli edifici più sostenibili, sicuri e connessi. La connettività è un elemento centrale per la riqualificazione del patrimonio immobiliare italiano. Una rete più performante e sicura può generare importanti ritorni ambientali, sociali ed economici: minori consumi energetici, connessioni più facilitate tra le persone e prestazioni più efficienti per le imprese. Pensando al crescente interesse verso lo smart working in Italia, con 3,6 milioni di lavoratori da remoto di cui il 44% ha sperimentato luoghi diversi da casa propria come gli spazi di coworking, la rete diventa un nodo fondamentale per generare una connessione efficiente, sicura e performante per lavoratori e imprese. “Colt sta lavorando molto sul tema degli smart building, non solo supportando le imprese nel rendere i propri edifici sempre più performanti ed efficienti nel connettersi tra loro, ma sviluppando anche innovativi progetti in ambito smartworking. Né è un esempio il progetto che Colt ha realizzato a Parigi con l’azienda immobiliare di co-working Icade e un consorzio di partner: grazie a una connettività sicura e a bassa latenza i lavoratori possono usufruire di una connessione 5G per smartphone, sistemi di videoconferenza ultra-HD, contenuti HD in realtà aumentata e un team di accoglienza a distanza” ha dichiarato Carlo Azzola, CEO Colt Technology Services Italia.


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