Cambiare casa, più di 30 scatole

Il trasloco viene spesso associato a un periodo stressante, in cui ci si ritrova a dover fare i conti con tutti gli oggetti accumulati nel corso degli anni all’interno delle proprie abitazioni, che dovranno essere imballati in numerosi scatoloni in vista del nuovo spostamento.

Wallapop, piattaforma leader nella compravendita di prodotti second hand, che promuove un modello di consumo responsabile e sostenibile, ha condotto una ricerca in collaborazione con mUp[1] per indagare quali e quanti oggetti gli italiani accumulano maggiormente nelle proprie case, e come si comporterebbero in occasione di un eventuale trasloco. Dallo studio è emerso che il 60% degli intervistati, qualora dovesse cambiare casa, racchiuderebbe i propri averi in più di 30 scatole, e per oltre il 30% di questi il numero di scatoloni sarebbe addirittura superiore a 50.

Inoltre, dopo il trasloco, oltre 4 italiani su 10 dichiarano di aver conservato nelle nuove case scatoloni ancora intatti, spesso contenenti oggetti accumulati negli anni di cui poi si sono dimenticati o che non sono più necessari. Dalla ricerca emerge infatti che oltre 8 italiani su 10 hanno acquistato qualcosa che hanno poi utilizzato molto poco (o addirittura mai): gli oggetti a cui è toccata questa sorte sono soprattutto accessori da cucina (35%), abbigliamento (27%) e articoli per il fitness (26%).

“Sappiamo che il momento del cambio casa può essere molto stressante, ma nasconde anche un’interessante opportunità: quella di fare ordine tra le proprie cose e liberarsi degli oggetti di cui non sia ha più bisogno” ha commentato Chiara Mazza, Senior Pr Specialist Italy di Wallapop. “In queste situazioni, affidarsi a piattaforme second-hand come Wallapop è un’ottima scelta, perché si possono mettere in vendita gli articoli inutilizzati o ormai non più necessari, rendendo il trasloco più leggero e guadagnando allo stesso tempo qualche soldo extra”.

Dalla recente ricerca di Wallapop emerge che gli italiani si affiderebbero proprio a una piattaforma second-hand per liberarsi degli oggetti non più necessari in fase di trasloco. Questa scelta è conveniente sia per l’ambiente, perché vendendo articoli usati si dà loro una seconda vita alimentando l’economia circolare, sia per le tasche degli utenti: il 20% degli intervistati, infatti, ritiene di poter guadagnare oltre 500€ vendendo oggetti inutilizzati su una piattaforma second-hand come Wallapop. Un profitto extra con cui poter iniziare a vivere nella nuova casa con il piede giusto!

[1] mUp per Wallapop, marzo 2024 – campione di 1002 intervistati – interviste CAWI con un campione di intervistati di età compresa tra 18 e 74 anni condotte fra il 29 febbraio e il 4 marzo 2024


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