Macellazione clandestina di cavalli

Sono otto le persone accusate di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e al maltrattamento di animali nella provincia di Caserta: fingevano di acquistare cavalli da utilizzare per l’ippoterapia che invece venivano rivenduti per essere macellati o impiegati nelle corse clandestine.

I cavalli, provenienti da vari allevamenti italiani, venivano dirottati presso un’azienda della città di Santa Maria Capua Vetere che, in base al loro stato di salute, li commerciava illegalmente mandandoli al macello.

La macellazione dei cavalli per il consumo umano è una pratica crudele che Animal Equality e altre organizzazioni per la protezione degli animali denunciano da tempo. Ancora una volta, l’ennesimo caso di cronaca dimostra la necessità di vietare la macellazione di questi animali in Italia un volta per tutte.

Nel nostro Paese, spesso, i cavalli non destinati al consumo alimentare (perché per esempio provenienti dalle corse ippiche) vengono comunque macellati e la loro carne venduta ai consumatori.

Questa pratica è illegale e pericolosa per via dei farmaci veterinari che sono stati somministrati a questi animali nel corso della loro vita e che non sono adeguati al consumo umano. Il fatto che questa violazione della normativa avvenga in maniera sistematica dimostra che l’attuale sistema di controlli a livello nazionale non è sufficiente a garantire la tutela di questi animali né dei cittadini, esposti a rischi di salute.

L’Italia è il maggior importatore di carne di cavallo del mondo e il primo consumatore in tutta Europa. I cavalli uccisi al mattatoio sono vittime di gravi condizioni di trasporto su camion affollati dove trascorrono lunghe ore in piedi, subendo lesioni, sviluppando febbre da trasporto (una malattia respiratoria associata al trasporto su lunghe distanze), perdita di peso, affaticamento e disidratazione.

L’organizzazione internazionale per la protezione degli animali allevati a scopo alimentare Animal Equality ha rivolto una petizione al Governo per chiedere di vietare anche in Italia, come già accaduto in Grecia, la macellazione dei cavalli. Si tratta di animali sensibili e intelligenti che in molti considerano animali da compagnia, ma che sono ancora oggi condannati a soffrire durante il trasporto a lunga distanza tra i paesi che li commerciano, diretti verso un’uccisione crudele.

Dopo le manifestazioni davanti al Duomo di Milano per chiedere di vietare la macellazione di questi animali, in riferimento al lavoro di Animal Equality, l’On. Carmen di Lauro, componente della Commissione Affari Sociali, ha presentato un’interrogazione parlamentare, sottoscritta anche dagli On. Andrea Quartini e Gaetano Amato e rivolta al Ministro della Salute, per chiedere il “riconoscimento dello status di «animale d’affezione» anche per gli equidi”.


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