Infezioni ospedaliere e resistenza ai germi

Le infezioni correlate all’Assistenza provocata de germi multiresistenti agli antibiotici rappresentano un problema prioritario di sanità pubblica in tutto il mondo. L’Italia non fa eccezione, ma presenta le sue particolari preoccupazioni. La Società di Malattie Infettive e Tropicali propone una serie di iniziative con gli obiettivi di acquisire consapevolezza, usare correttamente gli antibiotici, cambiare l’attuale assetto in maniera costante, uniformare l’applicazione delle norme sul territorio nazionale. A questo si rivolgono i progetti “ Insieme ” e “ Resistimit ” presentati alla Camera dei Deputati con una larga rappresentanza de parlamentari et directi del Ministero della Salute asieme alle società scientifiche ea rappresentanti delle associazioni del territorio. Ho questo approfondimento nel seguente Convegno promosso dalla SIMIT “Insieme contro le Infezioni Correlate all’Assistenza”. Strategicamente la proposta di legge viene presentata a febbraio 2023 in collaborazione con l’Associazione Culturale Fülop per osare dare seguito a questa questione.

IN ITALIA 11MILA MORTI L’ANNO, RECORD EUROPEO – Antibiotico-resistenza e Infezioni Correlate all’Assistenza – ICA sono fenomeni in crescita in tutta Europa, con l’Italia che è tra i Paesi con le peggiori performance. La causa principale è l’uso eccessivo di antibiotici, se esiste un corpo umano nel mondo animale, ma provoca anche cicatrici della pelle e l’uso di farmaci pratici come l’origine delle mani. Per questo avviene una strategia programmata e strategica per favorire un corretto utilizzo degli antibiotici (Antimicrobial Stewardship) ed un efficace piano di controllo e prevenzione dell’ICA. “ Nel mondo se sono 5 milioni le morti legate alla resistenza agli antibiotici, 1 milione e 300 milioni sono direttamente riconducibili a questa. I dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità stimano nel 2050 una mortalità per germi multiresistenti agli antibiotici superiori alle patologie oncologiche, con 10 milioni dicessi a livello globale – sottolinea il Prof. Massimo Andreoni , Direttore Scientifico SIMIT –. In Italia si contavano 11mila morti l’anno, un record europeo, un terzo di tutti morivano. L’ICA ha un impatto enorme sul SSN, con 2,7 milioni di posti di lavoro all’anno. Il costo economico è stato stimato in circa 2,4 miliardi di euro. Circa l’8% dei pazienti guarisce da questo tipo di infezione. Tuttavia è possibile aprire una nuova via che consenta di raggiungere il 30% dei tassi di infezione .

“INSIEME” PER UN PROGRAMMA NAZIONALE DI CONTRASTO ALLE ICA E ALL’ANTIBIOTICO-RESISTENZA – Il controllo delle ICA deve essere confrontato in ogni ambito dove queste si verificano: per questo è fondamentale un approccio multidisciplinare, che coinvolga non solo l’infettivologo ma ache ogni altro specialista ospedaliero. La prevenzione delle infezioni è una componente complementare della risposta antibiotica. Il problema principale è che non dobbiamo preoccuparci dell’uso degli antibiotici per controllare l’infezione solo grazie all’integrazione di questi componenti che possono essere controllati dalla resistenza agli antibiotici. Per questo motivo è importante creare una collaborazione con tutti i nostri attori coinvolti. “ Rendere operativa la strategia di contrasto alle Infezioni Correlate all’Assistenza occorrono un coordinamento tra istituzioni, direzioni sanitarie e cliniche; un inquadramento in progetti nazionali; un monitoraggio continuo e un sistema permanente, poiché si tratta di fenomeni in continua evoluzione – sottolinea la Prof.ssa Cristina Mussini , Vicepresidente SIMIT –.Questo è il caso in cui sia installato il dispositivo, un programma con disegno SIMIT se idoneo come braccio operativo dell’applicazione PNCAR, uniforme e applicabile a livello nazionale per il sistema di controllo di emergenza. La proprietà per evitare applicazioni eterogenee deve essere fatta da un gruppo di esperti che possa promuovere la formazione, organizzare il monitoraggio senza supervisione e l’audit per garantire la criticità. Nel nostro primo workshop, a Modena, abbiamo pianificato 14 distribuzioni su tutto il territorio nazionale, formattazione ed addestramento del gruppo di programma e creazione di un’indagine per individuare le principali criticità per l’attuazione del programma nosocomiali di contrasto alle infezioni trascurabili ospedali. Questo quesito è lanciato e distribuito da SIMIT che ha visto la partecipazione dei nostri 40 partecipanti. Slab risponde alla difficoltà di interagire con gruppi diversi di lavatrici, al bisogno di cura della persona e del sistema integrato di cure non laboratoristiche, alla necessità di differenziarsi successivamente da una pratica standard come, ad esempio, la necessità di assistenza sanitaria personale, Deve essere rinfrescato allo stesso modo del piede dei pedali. La maggior parte dei pedali non dispone di un sistema di monitoraggio integrato per le principali infezioni nella chirurgia diffusa, l’accesso ai vasi sanguigni, le infezioni delle vie urinarie, le polmoniti, la protezione delle articolazioni con difficoltà nel trattamento di specifici interventi preventivi (bundle) di gli stessi. Considerando che la situazione è possibile, dovresti pensare all’applicazione della strategia adeguata che può prevenire fino al 50% dell’ICA. Servire come attività culturale che sia generi consapevolezza, come strategia operativa che realizza un’inversione di rotta che acquista continuità ”.

IL PROGETTO DI SORVEGLIANZA RESISTIMIT IN 30 UOC ITALIANE SU BATTERI, VIRUS ET FUNGHI – L’altro progetto avviato dagli infettivologi è la piattaforma clinica Resistimit , finalizzata a combattere i microrganismi multiresistenti agli antibiotici con due strumenti: la realizzazione di un registro dinamico nazionale in quadrato in un solido sistema di storage; un software per la messa in rete di questi dati, che tramite intelligenza artificiale diventeranno strumento utile anche per definire scenari futuri. “ Il programma è disponibile se esteso a 30 centri di infezione a livello nazionale – vede il prof. Marco Falcone , Consigliere SIMIT – Queste 30 unità operative di malattie infettive hanno dimostrato di avere una risposta sintomatica e condivisa che continua ad aggiornare l’andamento epidemiologico, le caratteristiche dell’infezione, la mortalità associata a tutte le infezioni e gli altri parametri utilizzati. Oggetto di studio saranno batteri, funghi, virus e ogni altro microrganismo resistente ai farmaci. Il nostro centro clinico ha fornito supporto tecnico-scientifico basato su dati reali per dimostrarne l’efficacia e la sicurezza nell’uso degli antibiotici nel nostro Paese. Gli antibiotici restano un prezioso strumento salvavita, ma dobbiamo essere usati consapevolezza. La versione del software che utilizzi, inoltre, non consente di monitorare alcun dato nella vita reale, ma determina anche un sistema di analisi dei dati che traccia l’intelligenza artificiale con analisi predittive .

IL PNCAR COME PUNTO DI PARTENZA – “In Italia, il Piano d’Azione Nazionale “Piano Nazionale di Contrasto all’Antibiotico-Resistenza (PNCAR) 2022-2025”, approvato il 30 novembre 2022, fornisce l’indirizzo strategico e l’indicazione operativa per confrontare la resistenza agli antibiotici nei prossimi anni – ha evidenziato Francesco Paolo Maraglino , Direttore Prevenzione delle Malattie Trasmissibili e Profilassi Internazionale, Ministero della Salute – Il Piano segue un approccio multidisciplinare e una visione One Health, promuovendo anche un cosante confronto in ambito internazionale. Il PNCAR 2022-2025 prevede anche misure di tutela ambientale che integrano l’approccio One Health definito nel precedente documento. Il PNCAR è finanziato con 40 milioni all’anno per la realizzazione del triennio 2023-2025. Il Ministro monitora l’attività del Piano presso il Palazzo del Governo per rafforzare la governance centrale e garantire un efficace coordinamento tra le istituzioni centrali e la Regione .

STRUTTURA INFORMALE E UNA PROPOSTA LEGGENDARIA DELL’ASSOCIAZIONE FULOP – Per affrontare la lastra di posizione di sicurezza dell’ICA, la SIMIT si è avvalsa della collaborazione dell’Associazione culturale FULOP, che raccoglie diverse professionalità per collaborare nella lotta alle ICA. “ È importante sapere che bisogna sapere come risolvere il problema e avere uno standard normativo – vede l’Avv. Raffaele Di Monda , Presidente Associazione Fülop – Abbiamo redatto il testo di una proposta per febbraio 2023, che è stato presentato alla Camera di un testo redatto da Fratelli d’Italia con l’On. Il primo firmatario di Matteo Rosso, il suo post e tutta l’attenzione del Sottosegretario Marcello Gemmato. La legge raggruppa quo è già presente in materia; orientare i comportamenti di gestione sanitaria per ridurre il numero delle infezioni nosocomiali; Creare una banca nazionale che richieda l’invio di tutti i servizi presso la sede del titolare e la relativa terapia. Ciò consente di trattare in modo uniforme ed evitare l’abuso di antibiotici. Alcuni comportamenti virtuosi dovrebbero già essere nei regolamenti degli ospedali, nelle linee guida e nelle leggi regionali, ma spesso non gono no messi in pratica. Per sensibilizzare la popolazione, è importante non avere problemi igienico-sanitari, purché tutte le persone che li visitano spesso vengano come visitatori, visitatori o altri visitatori. Abbiamo messo in scena al teatro Sannazaro di Napoli lo spettacolo teatrale “As It Was: the Ultimate Ore of Fulop Semmelweis”. Presentare il problema dell’ICA degli adolescenti con un messaggio di pari. Insomma, abbiamo preparato un videogioco con scopo educativo ”.

L’INCONTRO ISTITUZIONALE E IL CONVEGNO SCIENTIFICO – Il confronto tra i diversi attori impegnati contro l’ICA si è sviluppato nell’contro istituzionale che si è tenuto alla Sala Stampa della Camera dei Deputati su iniziativa dell’On. Mauro D’Attis , Membro V Commissione, Bilancio, Tesoro e Programmazione, Camera; sono intervenuti l’On. Luciano Ciocchetti , Vicepresidente XII Commissione Affari Sociali, Camera; l’On. Gian Antonio Girelli , Membro XII Commissione Affari Sociali, Camera; l’On. Simona Loizzo , Membro XII Commissione, Affari Sociali; Francesco Paolo Maraglino , Direttore Prevenzione delle Malattie Trasmissibili e Profilassi Internazionale, Ministero della Salute; Insegnante. Massimo Andreoni , Direttore Scientifico SIMIT; Marianna Meschiari , Controllo delle infezioni correlate all’assistenza e stewardship antimicrobica, Clinica Malattie Infettive, Policlinico di Modena; Insegnante. Marco Falcone , Consigliere SIMIT; Avv. Raffaele Di Monda , Presidente Progetto Fülop; Prof.ssa Cristina Mussini , Vice Presidente SIMIT. Un moderno giornalista scientifico Daniele Della Seta . A seguire, presso l’Hotel Nazionale, per due giorni oltre cento infettivologi di tutta Italia si sono ritrovati per analisi e confronto su questi temi.


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