Sicurezza in Italia: il Centro in cima alla classifica per paura di subire furti

Verisure, azienda leader in Italia e in Europa nella sicurezza domestica, ha intervistato in collaborazione con l’Istituto di Ricerca Sondea un campione di oltre 1000 italiani per indagare lo stato d’animo e le preoccupazioni sulla sicurezza del proprio quartiere, della propria casa e della propria famiglia, oltre alle misure che adottano per ridurre i rischi di furti e pericoli.

L’analisi ha rivelato differenze significative tra le regioni del Nord, Centro e Sud riguardo la percezione di sicurezza con gli abitanti del Centro Italia che si classificano come i più preoccupati per i furti domestici.

I DATI IN DETTAGLIO

Se gli abitanti del Centro Italia percepiscono un cambiamento nella sicurezza del Paese negli ultimi anni inferiore rispetto ai residenti del Nord e del Sud, si posizionano invece al 1° posto per paura di furti in casa:

83,7% è la percentuale di italiani che dichiara di percepire un calo di sicurezza nel Paese negli ultimi due anni:
85,5% al Sud e Isole;
84,1% al Nord;
79,8% al Centro
54,3% la media degli italiani teme un’intrusione domestica:
62,6% al Centro;
53,3% al Nord;
50,8% al Sud e Isole.

I dati evidenziano che in cima alla classifica si posiziona il Lazio, dove il 64,9% delle persone teme di subire un’effrazione, il 40,5% di essere vittima di un’aggressione fisica per strada e il 22,1% di subire un borseggio in luoghi pubblici. Segue la Toscana, rispettivamente con il 60,9% e il 47,8% e 19,6%. Al terzo posto le Marche dove il 57,1% teme un’intrusione domestica, il 38,1% un’aggressione e il 14,3% uno scippo.

Solo il 33% degli abitanti del Centro afferma di sentirsi davvero sicuro in casa, percentuale che scende a 31% tra le donne e addirittura a 28,7% tra gli over 55.

LE CAUSE

Le esperienze di furto e aggressioni dirette o indirette (raccontate da amici e parenti), la città e la zona di residenza e i cambiamenti sociali ed economici degli ultimi anni contribuiscono alla diversa percezione di sicurezza degli abitanti di differenti regioni:

I furti domestici: nel 2023, il 23,1% degli abitanti del Centro Italia dichiara di aver subito un furto domestico, in crescita rispetto al 18,7% di fine 2021. Inoltre, il 48,8% afferma di conoscere qualcuno che ha subito un’intrusione, il valore più alto in Italia. Nelle regioni del Nord la media si attesta, infatti, al 44,6% e al Sud al 41,7%.
La crisi economica e la sicurezza pubblica: nelle regioni del Centro, 9 abitanti su 10 attribuiscono la colpa per “l’attuale incremento di furti domestici” alla crisi economica. 6 su 10 affermano che le condizioni di sicurezza potrebbero migliorare se ci fosse un aumento delle pattuglie delle Forze dell’Ordine e di finanziamenti a favore della sicurezza pubblica. Soluzione – quest’ultima – ritenuta molto più importante dalle regioni del Centro (60,6%) rispetto a quelle del Nord (50,5%) e del Sud (42%) Italia.
Gli effetti della pandemia e dei lockdown: il 73,4% degli abitanti del Centro dichiara che, con la pandemia e la diffusione dello smartworking, ha iniziato a trascorrere più tempo in casa e di conseguenza le proprie esigenze di sicurezza domestica sono cambiate. La media nazionale si ferma a 69,5%, al Nord a 67,2% e al Sud a 70,4%

LE MISURE DI SICUREZZA

Risultato di una crescente paura di effrazioni, il 91% degli abitanti del Centro Italia afferma di ricorrere a una o più misure di sicurezza domestica per proteggersi.

Se la porta blindata è la misura più utilizzata a livello nazionale (62,1%), al Centro la percentuale sale a quota 65%, con il Lazio che raggiunge il 70,2%. Al Nord, invece, il dato si ferma al 62% e al Sud al 60%.

Sull’installazione di un sistema di allarme, di grate alle finestre e di telecamere di videosorveglianza le regioni d’Italia sono concordi, con un tasso del 35%, mentre il 41,4% dichiara di essere intenzionato ad acquistare un sistema di allarme nei prossimi 12 mesi.


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