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Farmaci biosimilari: Celltrion Healthcare premiata a Milano

“La ricerca scientifica progredisce, portando a una evoluzione dei farmaci biosimilari. In particolare, la nostra innovazione dell’Infliximab sottocutaneo rappresenta un elemento di forte innovazione, andando a creare una nuova classe di farmaci che definiamo biobetter, con grandi vantaggi per i pazienti e per il SSN, che può ottimizzare i propri investimenti sfruttando le particolari caratteristiche di tali farmaci” ha evidenziato Daniel Yoo, General Manager

IL PREMIO – L’azienda sudcoreana Celltrion Healthcare è stata la grande protagonista del Global Generics & Biosimilars Awards 2021 che si è tenuto a Milano lo scorso 10 novembre. Selezionata come finalista in quattro categorie tra le quattordici previste dagli organizzatori, il prestigioso riconoscimento è stato ottenuto da Celltrion in tre ambiti: Global Company of the Year; Biosimilar Initiative of the Year; Value Added Medicine Initiative of the Year.

“Siamo orgogliosi di aver raggiunto un risultato di questa portata – ha evidenziato Daniel Yoo, General Manager di Celltrion Healthcare – La ricerca scientifica sta correndo in ogni ambito e l’evoluzione dei farmaci biosimilari, con la particolare nuova variante ibrida dei biobetter a cui appartiene Infliximab sottocutaneo, rappresenta uno degli elementi maggiormente innovativi, con grandi vantaggi per i pazienti, per le strutture sanitarie e per il SSN che se ne può giovare. Siamo felici di partecipare attivamente a questo progresso. Ricevere poi ben tre premi in un contesto di così alta qualità rappresenta un grande onore, peraltro in un’edizione speciale del premio, tornato in presenza dopo lo stop per l’emergenza sanitaria”.

LA CHIAVE DEL SUCCESSO: LA FORMULAZIONE SOTTOCUTANEA DI INFLIXIMAB – I premi assegnati a Celltrion Healthcare sono giunti soprattutto grazie al fatto che è stata la prima azienda al mondo a lanciare la formulazione sottocutanea di Infliximab, anticorpo monoclonale inibitore del TNF-alfa, usato in via endovenosa da circa vent’anni contro le malattie immunomediate di tipo reumatologico e gastroenterologico. Il nuovo tipo di somministrazione in via sottocutanea ha aperto nuovi scenari e ha dato il via a una classe di farmaci “ibridi” quali quelli definiti come “biobetter”. È un passaggio destinato a generare miglioramenti sotto il profilo clinico, logistico ed economico: anzitutto, si tratta di un farmaco noto e che funziona molto bene; in secondo luogo, la formulazione sottocutanea offre maggiore stabilità nella presenza della concentrazione sierica di farmaco nel paziente (trough level) e provoca una minore immunogenicità, fattore, quest’ultimo, determinante nella perdita di risposta al farmaco stesso; infine, vi è una convenienza per il paziente e per le strutture sanitarie, visto che la cura si trasferisce dall’ospedale al domicilio. Permettendo al paziente di non essere costretto a recarsi periodicamente in ospedale, diventa possibile un abbattimento dei costi indiretti, con meno giornate di lavoro perse, meno impegno nella cura, minor costo sociale della malattia. Oltre al vantaggio per il paziente, ciò significa anche che i clinici possono liberare risorse all’interno dei loro ospedali.

LE PATOLOGIE INTERESSATE DALL’IMPIEGO SOTTOCUTANEO DI INFLIXIMAB – Le patologie interessate dall’uso sottocutaneo di Infliximab sono le Malattie Infiammatorie ImmunoMediate – IMIDs, un gruppo di patologie croniche caratterizzate da una risposta immunitaria inappropriata o eccessiva, che a sua volta determina un’iper-espressione e iper-attivazione di citochine pro-infiammatorie, tra le quali il TNF-alfa svolge un ruolo patogenetico chiave. Queste patologie sono molteplici e coinvolgono diverse specialità, dalla reumatologia alla gastroenterologia, passando per la dermatologia, l’oculistica e altre ancora. Nella pratica clinica quotidiana presentano due problemi: anzitutto, queste malattie sono difficili da diagnosticare, e solo una diagnosi precoce può permettere un’agevole gestione della patologia. In secondo luogo, servono farmaci efficaci: con gli anticorpi anti TNF-alfa a fine anni ’90 è stato possibile controllare la malattia, favorirne la remissione e quindi consentire il miglioramento della qualità di vita. Con la somministrazione sottocutanea, mantenendo il medesimo meccanismo d’azione, diventa possibile garantire ulteriori benefici. L’impiego sottocutaneo di Infliximab in Italia è stato approvato da AIFA per l’Artrite Reumatoide a febbraio e per le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (Malattia di Crohn e Colite Ulcerosa) lo scorso giugno.

IL PREMIO GGBA – Il Global Generics & Biosimilars Awards è un evento che seleziona e premia le aziende che abbiano raggiunto risultati importanti nel mercato globale durante l’anno in settori come prestazioni aziendali, attività di innovazione, contributo sociale e conformità legale delle aziende farmaceutiche e biofarmaceutiche.

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