Sì ai limiti orari per le sale scommesse di Macerata

Sì ai limiti orari per le sale scommesse di Macerata: il Tar Marche dà il via libera all’ordinanza firmata a marzo 2017 dal sindaco Romano Carancini, che impone lo stop a sale e apparecchi da gioco dalle 7 alle 10 e dalle 15 alle 20. Il Collegio ha respinto il ricorso presentato dalla società titolare di una sala scommesse, secondo la quale il sindaco era andato oltre quanto previsto dalla legge regionale sul gioco patologico.

Nel testo di legge, come riporta Agipronews, non sono esplicitamente previsti limiti orari per le sale da gioco che accettano scommesse.

«Non può condividersi la lettura restrittiva che la ricorrente fa della legge», si legge nella sentenza. Secondo i giudici, l’impianto di tale legge «è costruito per prevenire il fenomeno del gioco d’azzardo patologico in tutte le sue estrinsecazioni» e dunque, senza una specifica previsione che limiti l’applicazione della disciplina solo ad alcune tipologie di gioco «si deve ritenere che l’ambito di applicazione ricomprenda, indistintamente, qualsiasi forma di gioco dal quale derivi un premio in denaro, ivi comprese le scommesse ippiche e/o sportive». Chiarito il punto, il Tar ribadisce «la innegabile notorietà del fenomeno della diffusione della ludopatia» e che l’intervento dei Comuni sulla materia è stato previsto anche dall’accordo tra Stato ed Enti locali siglato in Conferenza Unificata nel 2017.

Nel caso di Macerata è dunque stato realizzato «un equo contemperamento degli interessi economici degli imprenditori del settore – concludono i giudici – con l’interesse pubblico a prevenire e contrastare i fenomeni di patologia sociale connessi al gioco compulsivo».


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