‘Aldilà di tutto’: riprende a MI la stagione Atir On The Road

Chiara Stoppa, nel 2010, dopo una lunga malattia, esordisce in teatro con il suo monologo Il Ritratto della Salute, scritto con Mattia Fabris, spettacolo apparentemente sul tema del tumore ma che in realtà affronta la difficile questione delle scelte che si fanno nella propria vita.

Dopo questo felice primo lavoro personale, Chiara decide di affrontare un tema ancora più complesso: la morte e l’accompagnamento verso di essa. Per questo secondo capitolo, la scelta drammaturgica verte su un dialogo e Chiara individua subito come sua interlocutrice Valentina Picello, sua amica e collega da vent’anni. Le unisce un’affinità artistica ma soprattutto la condivisione di momenti di vita fra cui un viaggio on the road in Croazia nel 2014 durante il quale tutto ciò che capita loro le porta inevitabilmente ad uno scontro/riflessione su vita, morte e miracoli che possono accadere.

Il luogo in cui approdano è la stessa isola in cui l’anno prima Chiara ha accompagnato la sua amica Giovanna per un’ultima vacanza. Giovanna è malata. Giovanna ha trentaquattro anni. Giovanna morirà dopo un mese. Dopo questa vacanza, Giovanna regala a Chiara la sua ultima settimana di vita in ospedale, in cui raccoglie pensieri ed emozioni, riflessioni e contraddizioni.

L’estate dopo, con Valentina, sulla stessa isola, si trasforma nella possibilità di rivivere spazi, rapporti e pensieri con un tempo nuovo, non calcolabile, non identificabile ma solo attraversabile.

Che cos’è questo tempo? Non coincide con nulla, è in mezzo, è quello che c’è in mezzo. Il concetto della vita e della morte vanno scissi. I due limiti del segmento A e B sono nascita e morte, non vita e morte. Quello che ci sta in mezzo, gli infiniti punti C, sono le possibilità che le due attrici vogliono raccontare.


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