Il leader palestinese Yasser Arafat fu avvelenato. I sospetti avanzati mesi fa dai medici svizzeri sono stati ancora una volta confermati dalle analisi dei campioni prelevati sui resti dell’uomo politico.
Una relazione sui nuovi risultati dei test è stata fatta dopo l’apertura di un’inchiesta giudiziaria per omicidio da parte del procuratore di Nanterre, in Francia, su denuncia della vedova di Arafat.
Delle analisi effettuate da un istituto svizzero a Losanna avevano già rilevato del polonio 210 in quantità fino a 20 volte superiori al normale nelle ossa e nei tessuti di Arafat.
All’inizio di ottobre, gli esperti svizzeri avevano scritto sulla rivista scientifica britannica “The Lancet” che “parecchi campioni contenenti tracce di sangue e urine del leader palestinese contenevano percentuali superiori al normale di polonio radioattivo”.
Quasi dieci anni dopo la morte di Yasser Arafat, c’è il sospetto che Israele sia responsabile dell’omicidio dell’ex leader, scomparso l’11 novembre 2004, dopo essere stato trasferito presso l’ospedale di Percy de Clamart, in Francia, poco prima della sua morte.