Uber vietata non solo a Nuova Delhi, anche in Spagna e Thailandia

Le autorità di Nuova Delhi, in India, stanno vietando l’applicazione Uber in città, dopo che un autista ha violentato una donna.

La donna, 26 anni, aveva utilizzato l’applicazione mobile per ordinare un taxi a casa sua, venerdì scorso, ma sostiene di essere stata portata in una zona appartata e di essere stata violentata in auto.

L’autista è stato arrestato domenica ed è comparso dinanzi alla Corte lunedi mattina.

L’Uber, società con sede a San Francisco, ha detto che la sicurezza dei passeggeri per loro è estremamente importante e che ha informazioni GPS di tutti i viaggi intrapresi.

“Il nostro team è dispiaciuto per la vittima di questo terribile fatto. Faremo tutto il possibile, per contribuire a portare i responsabili alla giustizia e a sostenere la vittima e la sua famiglia”, ha detto il CEO di Uber, Travis Kalanick, in una dichiarazione.

Ma Uber, che già aveva scatenato tante proteste tra i tassisti, oltre che in India, ora è stata vietata anche in Spagna, in Thailandia e in vari altri paesi del mondo.


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