Sieropositivo romano, 30 anni, ha infettato almeno 6 donne. Arrestato!

Se si è sieropositivi infettare gli altri è reato. Un caso italiano è salito alla ribalta della cronaca, proprio in occasione della Giornata Mondiale per la lotta contro l’HIV / AIDS, celebrata in tutto il mondo l’1 dicembre.

IL CASO ROMANO

Un trentenne romano, dal 2006 al 2014, ha infettato almeno sei donne, ma le vittime potrebbero essere molte di più.

L’uomo, adesso, si trova a Regina Coeli, accusato di aver procurato lesioni gravissime.

Arrestato, a seguito di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Alessandro Arturi, su richiesta del pm Francesco Scavo, sull’uomo le indagini erano iniziate otto mesi fa, a seguito della denuncia di una sua partner.

L’uomo adescava le donne su Internet, con chat e social network,e aveva con loro rapporti non protetti, pur sapendo da quasi 10 anni di essere sieropositivo.

I NUMERI IN DISCESA DELL’AIDS/HIV

Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’organizzazione UNAIDS, il Programma delle Nazioni Unite per l’AIDS/HIV (UNAIDS dall’inglese) tra 35,7 e 36,9 milioni di persone vivono con l’HIV in tutto il mondo.
Queste cifre riguardano sia quelli infettati con il virus dell’immunodeficienza umana che non hanno sintomi, sia quelli che, invece, hanno già sviluppato la malattia.

Secondo questa agenzia decentrata delle Nazioni Unite, le nuove infezioni da HIV sono diminuite del 35 per cento dal 2000 e c’è stato anche un calo del 42% delle morti dal 2004.

Ma molto c’è ancora da fare. A livello globale, almeno 2 milioni di persone sono state contagiate dall’HIV nel 2014, fortunatamente con una diminuzione, rispetto al 2010, di 3,1 milioni.


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